Al Teatro Municipale di Casale M.to il 15 Ottobre alle ore 20.30 ritorna la grande Opera, il “Don Giovanni” di Mozart a cura dell’impresa lirica Francesco Tamagno che inaugura il nuovo “Circuito Lirico Piemontese”, progetto che riporta l’Opera Lirica in provincia.
L’Opera ritorna finalmente in provincia; una bella notizia per il Piemonte e per chi ama il teatro musicale.
Il progetto nasce dall’idea di un giovane torinese, Giuseppe Raimondo, direttore artistico della Lirica Tamagno.
Il Circuito Lirico Piemontese mira a rendere stabile e sostenibile l’Opera, bilanciando tradizione ed innovazione, con un cartellone che propone repertorio classico e contemporaneo.
L’impresa lirica F. Tamagno è una realtà di riferimento nella produzione di spettacoli lirici sul territorio nazionale, avendo alle spalle 30 anni di attività nella diffusione di questo genere musicale ad un pubblico popolare.
Il Circuito apre con il Don Giovanni di W.A. Mozart, firmato da Alberto Barbi e con la direzione d’orchestra del giovane e promettente Nicolò Jacopo Suppa. Lo spettacolo debutta al teatro municipale di Casale M.to il 15 ottobre alle 20.30, e replica il 21 ottobre al teatro Viotti di Vercelli ore 20.30 e il 23 ottobre al teatro Milanollo di Savigliano, alle ore 15.30.
Il mito di Don Giovanni, frutto di svariate interpretazioni, da Tirso de Molina a Moliere passando per Goldoni, Mozart, i romantici, sino ad arrivare al ‘900, è diventato l’archetipo del seduttore per eccellenza.
Questo personaggio, che fa a pezzi la morale della sua epoca, riesce ancora oggi a suscitare un fascino universale. E’ l’emblema del libertino senza scrupoli che “vuole amarle tutte” , con una collezione di donne da capogiro, come ci racconta il suo servo Leporello “ In Italia seicento e quaranta In Almagna duecento e trentuna Cento in Francia ed in Turchia novantuna”.
Ma non è solo uno sciupafemmine; (o almeno, non solo quello): Don Giovanni è talmente coerente con sé stesso che non solo è spietato con gli altri, ma arriva ad essere spietato anche con sé stesso, rifiutando di pentirsi quando la morte in persona glielo chiede.
Lo spettacolo ci porta al centro di questo universo; come nel sistema solare in cui corpi celesti sono illuminati solo dal lato che si rivolge al Sole, così avviene anche per Don Giovanni, che irradia di luce tutti coloro che gli orbitano attorno. In quel momento della loro vita prendono colore, si animano di emozioni forti, a volte ridono, a volte si disperano, altre volte sono ingenui, a volte si arrabbiano. Si tratta pur sempre, come dice lo stesso Mozart, di un dramma-giocoso, perciò non temete, ci sarà anche da ridere.
Sarà proprio la luce l’elemento fondante dello spettacolo, disegnerà spazi, situazioni, relazioni, darà forma all’essenza più profonda della musica mozartiana. Sul palco il baritono Gabriele Nani nei panni di Don Giovanni, Andrea Porta Leporello, Ilaria Lucille de Santis Donna Anna, Murat Can Guvem Don Ottavio, Angelique Savass Donna Elvira, Merita Dileo Zerlina, Gabriele Barinotto Masetto, Davide Procaccini il Commendatore.