Il mese di giugno ha riconsegnato agli appassionati di cultura alessandrini un museo tanto curioso e originale quanto generalmente poco conosciuto. Trattasi del Museo della maschera di Rocca Grimalda, riaperto al pubblico dopo 1 anno di pausa, interrotto solo da poche aperture avvenute in occasioni eccezionali. Ciò è stato possibile grazie al progetto “Museo, un abbraccio alla cultura”, promosso dal locale Laboratorio Etno-Antropologico e supportato dalla Compagnia di San Paolo. Visitabile ogni domenica dalle 15.00 alle 19.00 fino alla metà di ottobre (c’è inoltre l’opportunità di prenotare visite guidate), la collezione nel paese dell’Ovadese comprende numerose maschere provenienti da varie parti d’Italia e dall’estero. Tuttavia, il pezzo forte della raccolta è del tutto indigeno ed è costituito dalla maschera facente parte del “Trapulin”, il tipico vestito indossato in occasione della “Lachera”. Quest’ultima rappresenta la tradizionale danza rituale che si svolge a Rocca Grimalda nel periodo di Carnevale. A rimembrare, narra la leggenda, la ribellione degli abitanti locali nei confronti di un signorotto locale, spodestato dopo aver preteso di esercitare lo jus primae noctis su una giovane donna per nulla disposta a cedere a tale sopruso, confortata dal sostegno dei suoi 7 fratelli.
Stefano Summa
@Stefano_Summa