Un’iniziativa dei Club Lions Alessandrini in collaborazione con il Comune e la Comunità Ebraica. E’ stato lo stesso Gunter Demnig, artista autore delle opere, a posare le sette “pietre d’inciampo” che ricorderanno, in via Milano e in via Migliara, altrettanti alessandrini deportati nei lager nazisti da cui non hanno più fatto ritorno.
L’iniziativa di coinvolgere la città di Alessandria è partita dai tre Club Lions di Alessandria, Lions Alessandria Marengo (presidente Walter Giacchero), Alessandria Host (presidente Valentina Daffonchio) e Bosco Marengo Santa Croce (presidente Marzia Maso), in collaborazione con la Comunità Ebraica di Torino, rappresentata dalla delegata per Alessandria, Paola Vitale e il Comune di Alessandria rappresentato dal vicesindaco, Davide Buzzi Langhi.
Le ebrei alessandrini finiti nei lager sono complessivamente 27, ma solo di 7 è stato possibile reperire notizie e dati certi, al termine di ricerche d’archivio durate oltre un anno.
Due “pietre” sono state collocate in via Migliara 10 davanti a quella che fu l’abitazione di Cesare Sacerdote e Vittorina Artom, mentre le altre cinque sono state posate davanti alla Sinagoga, in via Milano e dedicate a Saul Campagnano, Emilia Vitale, Ermelinda Colombina Carmi, Ermene Ester Carmi, Ida De Benedetti, tutti deportati e uccisi.
L’ARTISTA – Gunter Demnig è l’artista tedesco che nel 1995 a Colonia ha lanciato questa iniziativa, contagiando 22 nazioni europee. Ha già posato oltre 56.000 “pietre d’inciampo” e, nei giorni scorsi, ha installato le sue creazioni in Piemonte. Si tratta di blocchetti di porfido (cm 10 x 10) ricoperti da una piastra di ottone sulla quale sono incisi nome e cognome, data di nascita, di deportazione e – se conosciuta – di morte degli ebrei deportati nei campi di concentramento nazisti.