Appuntamento il 27 giugno 2019 nella sala riunioni del Museo etnografico “C’era una volta” alle ore 18,00 per parlare di Balcani, un’area geograficamente vicina a noi, ma la cui storia è poco conosciuta. E dire che Alessandria è gemellata con Karlovac (Croazia) e i contatti con gli esponenti della città slava sono frequenti e in certi periodi della storia hanno anche concretizzato iniziative solidali ed economiche.
Ma, al di là di questo, l’area geopolitica è particolarmente importante anche per il futuro dell’Europa e per la sua eventuale espansione, oltre che proporre un percorso di coabitazione fra esponenti di religioni monoteistiche quali il cristianesimo e l’islamismo, la cui conoscenza risulta utile per la nostra esperienza nazionale a seguito degli intensi fenomeni migratori vissuti dal nostro Paese.
In aggiunta a ciò, vi è anche il percorso della storia, lo snodarsi di tensioni post prima guerra mondiale e questioni legate all’esodo istriano-giuliano e dalmata che non possono solo essere ricordate nel giorno deputato del calendario istituzionale italiano.
Così ecco l’idea, avuta dal Consiglio Provinciale MCL, di approfondire la conoscenza di alcuni momenti della storia e dell’attualità dell’area, partendo dal Vidovdan, cioè dal giorno di San Vito.
“L’area che partendo dalle porte di Trieste, si estende fino a Salonicco rimane per molti nella sua struttura storica e umana, una zona grigia, priva di una precisa fisionomia simile a quella delle terre inesplorate che gli antichi cartografi si limitavano a descrivere con uno sbrigativo HIC SUNT LEONES – spiega Graziano Canestri, che sarà relatore nel convegno del 27 giugno – In realtà quella fascia di territorio è da un millennio e mezzo teatro di un drammatico scontro di popoli, civiltà e religioni.”
Il 28 giugno 1389, giorno di San Vito, è conosciuto come il giorno che a partire dalla battaglia di Kosovo è da sempre stato segnato dalla violenza nella storia della ex Jugoslavia e vuol simboleggiare questa realtà che ha improntato su di sé la vicenda storica del Paese nelle varie e tormentate fasi della sua esistenza.
Dopo i saluti di Piercarlo Fabbio, Presidente provinciale MCL e di Elena Garneri per gli Amici del Museo della Gambarina, si svilupperà il convegno con gli interventi di Mauro Remotti, incentrato sul rapporto di eventi che hanno condizionato anche la storia della nostra città, e di Graziano Canestri che approfondirà il tema che dà il titolo all’incontro. Modererà e solleciterà i partecipanti alle domande ai relatori, Efrem Bovo, responsabile formazione UJCE e componente del Consiglio regionale MCL.