Ieri al Complesso conventuale ex Chiesa di San Francesco in via XXIV Maggio l’arte ha fatto da protagonista. Alle 17.30 sono stati presentati alcuni degli artisti che espongono le loro opere all’interno del complesso ed è stata inaugurata la mostra della giovane social designer Vicky Katrin Kuhlmann ,”Sorry, I’m an imagine thinker”, lavoro attraverso il quale ha cercato di tirare fuori il lato positivo della dislessia, per far comprendere al pubblico che queste persone non sono diverse dagli altri. Barbara Battistella e Walter Zollino, i quali fanno parte del Public Howl, un gruppo informale di artisti, hanno combinato le foto di Zollino, raffiguranti un gruppo di migranti con alle spalle una bandiera Europea, alle installazioni con materiali che si dissolvono di Battistella, la quale lavora sul concetto di precarietà dell’opera d’arte, creando un’installazione composta da una foto appesa ad alcuni palloncini che fluttua all’interno della stanza e con la quale il pubblico può interagire. Il professore Luca Fregnan ha condiviso ciò che le immagini sempre più frequenti di dolore e disperazione dei migranti hanno suscitato in lui con le sue opere “Guerra e tace” e “Rifugiata”, collegate l’una all’altra da un filo. Raffaella Trivi ha presentata lil suo ciclo di Acquerelli ispirati proprio dal concetto di “radici del cielo”, dando al cielo il significato di spiritualità oggettiva. Gabriele Pandiani, musicista e compositore, ha voluto riflettere sulla condizione del compositore e musicista contemporaneo che non vuole limitarsi alla sola musica di consumo e ha concretizzato la musica in un oggetto che la gente può vedere. La sala ospita anche le opere di Flavio Fracasso, il quale sarà presente alla mostra Domenica per spiegare come sono nati i suoi lavori su carta braille. La mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica, giorni in cui il Complesso conventuale farà da palcoscenico a performance musicali e poetiche.
Federica Riccardi
Foto di: Alessandra Alfieri