“Tutto nel mondo è burla … tutti gabbati”. Sono gli ultimi versi del Falstaff di Giuseppe Verdi e Arrigo Boito a sintetizzare una filosofia di vita che percorre tutto il fluire dell’opera buffa della nostra tradizione italiana, ove i vecchi barbogi che tentano le giovanette vengono irrimediabilmente sconfitti dall’amore prima ancora che dall’età.

Su questa falsariga si è mosso, domenica scorsa, il pomeriggio della Gambarina dedicato al melodramma giocoso, guidato dalla docente Elena Bakanova, del Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria, e dai suoi allievi del Dipartimento di canto. Applausi scroscianti per tutti durante le esecuzioni dei cantanti, accompagnati al pianoforte da Kaiqi Zhong.

Il pubblico, attento e appassionato, ha potuto trascorrere 2 ore di spettacolo ascoltando le performance dei cantanti e apprezzando i loro movimenti di scena in un repertorio assai impegnativo: Rossini, Donizetti, Verdi, i grandi autori scelti da Elena Bakanova per illustrare il percorso dell’opera buffa in Italia durante l’800. Dopo la breve introduzione sulle rappresentazioni di opere buffe ad Alessandria dal ‘700 all’800, dal teatro Guasco al Municipale, gli interventi di Piercarlo Fabbio a collocare le arie scelte nelle trame delle diverse opere.

Bravissimi gli interpreti: Sun Yiqing, Lei Min, Tang Yifan, Zhao Yuehan, Duan Dongchen, Zhao Tiankun, Wang Xudong, tutti allievi del Conservatorio, guidati dalla prof. Elena Bakanova, che, qui e là, ha spiegato i “trucchi” del mestiere come respirazione, prese di fiato, estensioni delle voci. ​

Bravissimi gli interpreti: Sun Yiqing, Lei Min, Tang Yifan, Zhao Yuehan, Duan Dongchen, Zhao

Tiankun, Wang Xudong, tutti allievi del Conservatorio con il quale continua proficua la

collaborazione del Museo della Gambarina. Allievi che hanno dimostrato come lo studio, la

passione, le competenze possano far sorpassare d’un balzo le diversità linguistiche che

contraddistinguono le loro origini.

La trasmissione radiofonica di Piercarlo Fabbio su Radio BBSI, La mia cara Alessandria,

dedicherà la prossima puntata

la 646 appunto

al pomeriggio della Gambarina, in cui si sono

miscelati elementi di storia dell’opera, esecuzioni virtuose e didattica

di alto livello.

E alla fine, applausi, certo, ma consapevoli che siamo “tutti gabbati ed irride l’un altro ogni

mortal”…

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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