Tutti noi non possiamo dimenticare il cavallo a dondolo, prodotto in legno, cartapesta o metallo.
Nato agli inizi del ‘600, “il cavallino” era destinato a figli dei nobili ed alla aristocrazia, interessata ad insegnare ai più piccoli l’uso del cavallo.
Nei secoli XIX e XX, grazie a nuovi materiali e tecniche di lavorazione, i cavalli-giocattolo diventano più semplici ed economici.
Fin dai tempi più antichi, i bambini hanno giocato immaginando di cavalcare un destriero e, nei secoli, il cavallo giocattolo ha assunto diverse forme. Nel 2014 abbiamo diversi giochi definiti “cavalcabili”. Un esempio è il Chicco 4, un mezzo “super accessoriato” che accompagna il bambino fin da quando ha il controllo del tronco a quando è più grande. Una specie di evoluzione del cavallo a dondolo con tecnologia avanzata. Con quattro diverse modalità di utilizzo, il “super dondolo” è adatto per i bambini più piccoli grazie alle stabili basi basculanti, ai poggiabraccia protettivi e alle cinture di sicurezza, “optionals” impossibili da immaginare anche solo negli anni ’70.
E così nel tempo, il dondolo si trasforma da mezzo fermo a movimentato, con la spinta delle gambe del bambino.
Giampi Grey