Non tutti conoscono la festa celtica che vede protagonista la Valle d’Aosta, durante il primo weekend di luglio. Immersi nello splendore delle montagne e del Bosco del Peuterey (Val Veny), è possibile assaporare, vivere ed ammirare un contesto unico. A Celtica, come dice lo slogan, “Non ci sono estranei, ma solo amici che non abbiamo ancora incontrato”.
Gruppi musicali come gli “Hò-Rò”, i “Folkamiseria” e compagnie come i “Gens d’ys”, chi li conosce sa quanto possa essere piacevole, divertente e magico assistere ad un loro spettacolo. “Magico”, perché magico è l’ambiente. “Magico”, perché è l’aggettivo che più si addice ad un’atmosfera del genere: rilassante, piacevole e “fuori dal mondo”. Verso l’una di notte si assiste al momento più bello, piacevole e commovente (se ci si lascia trasportare dall’atmosfera) di tutto il festival: il “Greenlands”, l’inno delle nazioni celtiche, con tutti gli artisti esibitisi durante la festa.
Inoltre, nel ricordo di un popolo quasi dimenticato, i Celti, la festa offre la possibilità di partecipare a conferenze e laboratori in grado, non solo di divertire ed appassionare, ma anche d’insegnare.
Le attività che si possono svolgere durante il festival, previa iscrizione, sono molteplici: dalle letture, alle prove pratiche di artigianato di ogni genere; dalle attività dedicate ai bambini, alle prove di forza fisica riservate agli adulti.
Ovviamente, come ogni festa che si rispetti, non mancherà la componente alcolica. Idromele, birra, sidro e vin brulé contribuiranno a creare il clima di relax e divertimento.
Nata dalle menti e dai cuori di un gruppo di appassionati, Celtica ha lo scopo di far rivivere l’epoca di un tempo passato, emozionando ed affascinando. Un’eccellenza italiana, è la festa di arte, musica e cultura celtica più alta d’Europa. Giunta, ormai, alla sua diciannovesima edizione, la festa sopravvive tutto l’anno nelle menti di chi l’ha vissuta ed è questo a renderla unica.
Giada Guzzon