Il percorso compiuto dalla città per approdare nella short list delle finaliste per diventare Capitale Italiana della Cultura 2020 non si è interrotto ma sfocia nel laboratorio permanente “Paradigmi Culturali a Confronto”. Sarà Casale Monferrato, cui si deve l’impulso che ha portato alla nascita del laboratorio, a ospitare il primo appuntamento, sabato 7 e domenica 8 aprile, il convegno dal titolo: “Capitale Culturale: essere o avere?”.
Vi prenderanno parte, oltre a quella di Casale Monferrato, anche le delegazioni delle altre nove città finaliste Bitonto, Nuoro, Piacenza, Merano, Agrigento, Reggio Emilia, Macerata, Treviso (che contribuirà “in remoto”) e Parma, nominata Capitale Italiana della Cultura 2020, e anche alcuni membri della Commissione Giudicatrice di nomina ministeriale. Hanno già confermato la loro presenza il presidente Stefano Baia Curioni, Francesca Cappelletti, Cristina Loglio e Giuseppe Piperata.
I lavori del convegno puntano, dalla condivisione dell’interesse per la maturazione di una consapevolezza collettiva sul concetto di cultura, sui processi di produzione e fruizione, sui valori proiettati, sulle peculiarità della cultura italiana messa a confronto con quella internazionale, a una riflessione di evoluzione verso il futuro del tema.
Circa la genesi del laboratorio permanente spiega l’assessore alla cultura Daria Carmi: «Appena tornate da Roma, al termine della proclamazione della Capitale Italiana della Cultura 2020 (il 16 febbraio), io e il sindaco abbiamo riflettuto su quanto si differenziassero le proposte, proprio perché nate da istanze diverse e mosse da vocazioni differenti. Anche le parole più inflazionate come ad esempio “partecipazione” e le joint-venture “pubblico-privato” indicavano modalità molto diverse tra loro. Proprio per confrontarci su similitudini e differenze, al fine di produrre strumenti di maturazione culturale, abbiamo dato vita a questo progetto».
Il convegno inizierà sabato 7 aprile alle ore 15 all’Accademia Filarmonica di via Mameli 29 e proseguirà domenica 8 aprile alle ore 10 in Comune, in via Mameli 10. La prima giornata sarà aperta a tutti gli interessati, così come la sessione plenaria del secondo giorno alle ore 12.
Sabato, dopo i saluti delle istituzioni, ogni città presenterà il suo dossier di candidatura cercando di rispondere alla domanda “Quale paradigma culturale esprime?”. Al termine delle presentazioni, verso le ore 19, verranno elaborati alcuni modelli differenti che corrisponderanno ad altrettanti tavoli tematici cui saranno fatte accedere, il giorno successivo, le associazioni culturali del territorio precedentemente registrate ai lavori del convegno. Domenica mattina infatti, nel Palazzo Municipale, a partire dalle ore 10 avranno inizio i lavori dei tavoli tematici moderati e guidati da membri della Commissione Ministeriale e da esperti del settore. I tavoli di lavoro partiranno dal modello estrapolato dal dossier riflettendo su punti di forza e criticità con l’obiettivo di stabilire criteri trasmissibili.
Alle ore 12 infine, i moderatori dei singoli tavoli condivideranno quanto emerso relativamente ai singoli tavoli in una sessione plenaria aperta a tutti.
I risultati saranno il punto di partenza dei successivi appuntamenti del laboratorio permanente che potrebbero aver luogo anche nelle altre città della Top Ten di Capitale Italiana della Cultura 2020.
Commenta il sindaco Titti Palazzetti: «Gli attori, sia locali che extraterritoriali che hanno condiviso con la nostra città l’esperienza vissuta attraverso la partecipazione per aggiudicarsi il titolo di Capitale Italiana della Cultura, sono interlocutori importanti con cui vogliamo collaborare al fine di accrescere le nostre competenze agevolando le produzioni in ambito culturale. Ringraziamo sentitamente tutte le città e i commissari per aver aderito con entusiasmo alla nostra proposta. Al di là del titolo, rappresentano il capitale culturale che appartiene all’Italia, una leva per il rilancio dei territori e la crescita collettiva nel senso civico e nell’identità oltre che per l’economia. Dobbiamo esserne all’altezza diventando protagonisti delle filiere culturali del futuro».
Le associazioni culturali che desiderano accreditarsi al lavori di “Capitale Culturale: essere avere?” potranno farlo contattando l’assessore Carmi al numero 3491785601 oppure alla mail [email protected] indicando in oggetto, semplicemente “Accredito”.