Abituati a leggere le letterine dei propri figli, piene di dolci parole e dei regali tanto desiderati, gli adulti dimenticano troppo spesso che il Natale è di tutti e, forse, in troppi scordano di essere stati bambini. In un’ottica di semplicità natalizia e nella speranza di trovare un po’ di calore umano, abbiamo chiesto proprio a loro, padri e madri di famiglia, di scrivere le proprie letterine a Babbo Natale. Non stupisce notare per la maggior parte preoccupazioni e desideri per il futuro, rivolte, soprattutto, al lavoro ed ai figli. “Caro Babbo Natale, quest’anno ti chiedo solo una cosa: fa’ che i miei figli possano sempre sorridere, perché il loro sorriso è per me il regalo più grande.” È bello notare, però, anche persone che sono riuscite a mantenere il proprio lato infantile, in uno spirito di stupore e magia natalizia: “Caro Babbo Natale, sono un uomo di 52 anni e non ti ho mai visto di persona. Perché quest’anno non vieni a portarmi tutti i giocattoli che sognavo da bambino?”. Anche la semplicità di una lettera scritta al volo fa sorridere e riflettere:
“Caro Babbo Natale, anche se sono un po’ cresciuta, ti scrivo questa lettera, perché ormai non ci sono più i rapporti epistolari. Sembra che abbiamo perso l’abitudine di scrivere.
‘Non avevo il tuo numero per mandarti un messaggio!’
Scherzi a parte, vorrei dirti che per quest’anno mi piacerebbe molto che qualcuno s’impegnasse un po’ di più e scrivesse gli auguri con carta e penna. A me piacerebbe farlo e m’impegnerò! Tantissimi auguri e grazie!” Forse, è proprio grazie ad un po’ di semplicità che si riesce a sorridere, nonostante i tempi che corrono. Quindi, Babbo Natale, quest’anno portane a tonnellate!