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Un ensemble di giovani musicisti dagli otto ai diciotto anni ambasciatori della buona musica

Un lavoro di squadra senza solisti e protagonismi individuali

Poche occasioni ti fanno comprendere la magia della musica come quando incontri un gruppo di musicisti. Tanto più se si tratta di un complesso come i BricconCelli.
In più di un’ora di conversazione, Elisabetta, Michela, Giovanna e Maya ci hanno aperto le porte del loro mondo. Curioso, come curioso è il fatto che si tratti di un ensemble di soli violoncelli, strumenti che si prestano a questo tipo di formazioni uniformi per Giovanna Vivaldi, direttrice artistica. Giovane, perché i suoi elementi vanno dagli otto ai diciotto anni, ma assolutamente disciplinato e unito. Determinato, come la è l’associazione dietro ai BricconCelli, Vivaldi’s Cellos, nel promuovere il violoncello e la cultura musicale a esso correlata. Apprezzato, come si evince dai complimenti, dai riconoscimenti e dagli inviti piovuti addosso dopo ogni esibizione.
È difficile rendere a parole la passione che anima i BricconCelli. Si può coglierla nelle parole di Elisabetta Maccanti, vicepresidente uscente di Vivaldi’s Cellos, che ci ha raccontato la storia del gruppo. Dal nucleo di sette-otto ragazzi guidati dalla direttrice Vivaldi nel 2010, è venuto a formarsi un complesso di sedici musicisti, accuratamente selezionati e gradualmente inseriti nel gruppo, tutti dalla provincia di Alessandria. A supportare il tutto, ricorda Elisabetta, sono stati i genitori, soprattutto nei primi tempi, cui in seguito si sono aggiunti altri partner come la Fondazione SociAL.
Che dire, poi, della passione per la musica di Giovanna Vivaldi? Suonatrice di violoncello da quando aveva otto anni, insegnante presso conservatori e insignita d’importanti riconoscimenti, la direttrice artistica tiene in mano le redini della materia sonora, riadattando classici in chiave moderna, pescando brani da generi come il pop e il rock e, addirittura, scrivendo pezzi su misura al sound di violoncello.
Ascoltando Michela, consigliere dell’associazione, il violoncello sembra essere molto più di uno strumento. È un elemento che chiede tutto te stesso, dinanzi al quale la concentrazione dei giovani musicisti è massima e ogni differenza tra le persone scompare. Non c’è competizione, non ci sono solisti, si tratta di un lavoro di squadra nel quale tutti hanno la possibilità di dare il proprio contributo. La sintonia dei BricconCelli ha impressionato esperti musicisti come il famoso violoncellista Giovanni Ricciardi.
Ragazzi affiatati e per nulla competitivi gli uni con gli altri, tra i quali c’è anche Maya Linda, la “veterana” del gruppo. La sua relazione con il violoncello è iniziata a otto anni e, dopo una breve pausa, è poi ripresa grazie all’incontro con Giovanna Vivaldi. Dall’alto dei suoi diciotto anni, Maya si sente di dover essere d’esempio su certe cose, ma tratta i suoi giovanissimi “colleghi” con lo stesso rispetto dovuto agli adulti.
È impossibile conoscere davvero i BricconCelli senza andarli a sentire: è possibile farlo il 24/10 al Teatro Civico di Gavi, il 7/11 al Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, il 15/11 al Palazzo Vitta di Casale, il 16/1 alla Casa della cultura “Borsalino” di Pecetto di Valenza e il 23/1 all’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria.

Stefano Summa

@Stefano_Summa

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