L’incantata atmosfera dell’Antico Mulino di Basaluzzo ha fatto da corroborante alla lezione di Piercarlo Fabbio sui presupposti storico-politici e su alcuni contenuti della Costituzione Italiana. L’iniziativa, pensata dalla Pro Loco di Basaluzzo, dal Comune e dall’UNPLI (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia) provinciale, si è svolta il 2 giugno 2019 ed è stata volutamente orientata ai giovani che proprio quest’anno hanno compiuto la maggiore età.
C’è disinteresse, soprattutto nei giovani, per fatti che sono successi oltre settant’anni fa e che certamente appartengono alla storia, ma che necessariamente vanno recuperati alla memoria di chi, ogni giorno, fa i conti con le conseguenze di quelle decisioni, di quei pensieri, di quelle riflessioni, di quelle scelte su cui si fonda la Repubblica Italiana. Questo il ragionamento condotto da Eleonora Norbiato, presidente della Pro- Loco di Basaluzzo e dal Sindaco Gianfranco Ludovici, da pochissimo rieletto, coadiuvati da Bruno Ragni, Presidente dell’UNPLI provinciale, che hanno invitato Piercarlo Fabbio a tenere la lezione.
Di cosa si è parlato per circa due ore? Di molte cose, partendo da quel Risorgimento che prende le mosse dai moti di Alessandria nel marzo 1821 per giungere alla scelta tra Monarchia e Repubblica, e soprattutto illustrando il panorama dei partiti politici allora presenti e con la loro dote di consensi, con i loro leader e con il loro carico di valori. Tra le cose su cui si è intrattenuto il relatore, importante il discorso sull’emancipazione femminile, sulle donne costituenti e sul suffragio universale. Un’altra Italia, certamente, ricordata attraverso alcune immagini dell’epoca giunte a noi grazie all’Istituto Luce, che ha colto l’attenzione dei presenti e la sorpresa per le diverse condizioni di vita o al trasporto vissuto dalle masse popolari verso una nuova e più aperta forma di partecipazione, intesa come strumento della democrazia.
E il discorso nel suo complesso, anticipato dai saluti di Gianfranco Ludovici ed Eleonora Norbiato, sarà ripreso per evidenziare un’altra data annodata alla storia della nostra nazione, quel 4 novembre che segna una tappa importantissima nel cammino dell’Italia verso la sua attuale forma: un Paese in allora legato soprattutto all’agricoltura, ove i mulini e la tassa sul macinato costituivano uno dei problemi più stressanti per la piccola economia dei contadini e delle loro famiglie. E a Basaluzzo, l’antico mulino è lì a testimoniare anche queste tensioni sociali tra i lavoratori, lo Stato e gli imprenditori.