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Le festività sono considerate da sempre un modo per sfuggire dalla quotidianità, e ritrovare tempo e piacere per le piccole gioie dell’umana condivisione e il calore degli affetti; il grande schermo è stato testimone dei cambiamenti economici e sociali che hanno reso il mondo, e di conseguenza il pubblico, così come oggi lo viviamo. Its-A-Wonderful-LifeI film si sono adattati al cambiamento, descrivendo fatti e persone drasticamente diversi tra loro. Ad esempio, paragonando un classico come “La vita è meravigliosa” di Frank Capra e un film di prossima uscita, “Krampus” di Michael Dougherty, il confronto è bizzarro e interessante. Nel primo film citato, la bontà d’animo umana e la solidarietà disinteressata di un “quasi angelo” permettono ad un uomo sfortunato di riprendere in mano la sua vita. Il secondo titolo è una freschissima produzione americana, stessa patria dell’opera precedente, ma racconta una storia molto diversa. La famiglia protagonista, ostile e disomogenea, dovrà fronteggiare una minaccia paranormale: Krampus, un demone nato dalla tradizione tedesca, che invaderà la loro casa e distruggerà il Natale.
Ciò che unisce i due film è la rappresentazione della famiglia appartenente al periodo di uscita nelle sale di entrambi, o lo stereotipo delle stesse. Se nel 1946 abbondavano cooperazione e amorevolezza, nel 2015 l’astio e l’ incomprensione fanno da padrone, e solo l’orrore e l’aberrazione di una minaccia “ultraterrena” potranno far tornare il sereno. Lo schermo ci restituisce una grottesca e desolante visione della famiglia di oggi, ed una eccessivamente buonista della famiglia di un tempo. In quale delle due decideremo di rispecchiarci questo Natale? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

Giulia Maino

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