Continuano gli appuntamenti della nuova stagione culturale al TEATRO MAGGIORE di VERBANIA, che torna ad essere luogo di condivisione di emozioni, dove poter tornare a ritrovarsi in platea, assistendo fisicamente agli spettacoli nel pieno rispetto delle normative attualmente in vigore.
Il nuovo appuntamento di un ricchissimo calendario è previsto per lunedì 16 maggio alle ore 21.00 con due grandi nomi del teatro italiano come UMBERTO ORSINI e FRANCO BRANCIAROLI nello spettacolo POUR UN OUI OU POUR UN NON, con la regia, le scene e i costumi di PIER LUIGI PIZZI.
Produzione Compagnia Orsini e Teatro de Gli Incamminati, in collaborazione con il Centro Teatrale Bresciano.
Come possono le parole “non dette” o le intonazioni ambigue provocare malintesi e guastare definitivamente l’amicizia di due vecchi amici?
La commedia di Nathalie Sarraute, una delle più importanti scrittrici francesi della seconda metà del novecento e che ha occupato un posto importante nell’alchimia tra teatro dell’assurdo e teatro del quotidiano, mette al centro della scena la forza delle parole in una ragnatela di incomparabile abilità.
Due amici che si ritrovano dopo un non motivato distacco si interrogano sulle ragioni della loro separazione e scoprono che sono stati i silenzi tra le parole dette e soprattutto le ambiguità delle “intonazioni” a deformare la loro comunicazione aprendola a significati multipli e variati.
Ogni “intonazione” può essere variamente interpretata dalla disposizione d’animo di chi l’ascolta. Questo è il tema centrale di “Pour un oui ou pour un non” titolo che si può semplicemente tradurre con “Per un sì o per un no” ma che in realtà significa molto di più e che nella nostra lingua ha solo un’apparente valenza speculare.
“Per un sì o per un no” è quel nulla che può cambiare tutto, quel nonnulla che provoca lacerazioni profonde, ferite insanabili.
La prosa della Sarraute, nella sua complessità, è un banco di prova per due manipolatori della parola quali Franco Branciaroli e Umberto Orsini che si ritrovano sulla scena dopo tanti anni per dare vita con la loro abilità al terribile gioco al massacro che la commedia prevede. A guidare questo gioco sarà uno dei maestri indiscussi dello spettacolo, Pier Luigi Pizzi, che ritorna al suo antico amore per la prosa ben noto a chi lo ricorda tra i collaboratori più assidui della “Compagnia dei giovani” fin dai sui inizi.