Questo pomeriggio di lunedì 4 febbraio, alle ore 18, presso la sala conferenze dell’Associazione Cultura e Sviluppo di Alessandria (Piazza De Andrè 76), Maria Teresa Gavazza, insegnante e storica, presenterà il suo libro “Il sogno di una Rivoluzione”, in cui rievoca cosa accadde all’Università di Torino a partire dall’anno accademico 1967-68.
Assieme a una bibliografia e una documentazione esauriente e meticolosamente usata, si muove la sua testimonianza, aiutata da frammenti di scrittura diaristica presi sul momento. La memoria si fa storia. intrecciandosi con fatti, situazioni, stati d’animo di quel presente ricostruito. L’autrice ha usato le carte del suo archivio, conservate con attenzione e amore per cinquant’anni: volantini, ciclostilati, articoli di giornali, libri comprati e letti in quel periodo. L’autrice dialogherà con Maria Grazia Caldirola e Fulvia Maldini. Ingresso libero.
In questo viaggio di ritorno sul luogo della storia vissuta, Maria Teresa incontra l’allora giovane studentessa, e ci racconta l’esperienza di una protagonista “periferica”, di chi proveniva da un ambiente sociale diverso da quello di altri partecipanti e leader torinesi del movimento. Le assemblee, gli interventi di sgombero della polizia, la resistenza passiva, i gruppi di lavoro (Contro Corsi), costruirono repentinamente la consapevolezza collettiva e formarono una comunità studentesca.
“Quel che avvenne in quei mesi rappresentò l’avvio della nostra liberazione”, scrive l’autrice: la scoperta della democrazia diretta, il trionfo della politica partecipata in prima persona, senza alcuna delega, e soprattutto il passaggio dalla condizione “di studenti a quella di rivoluzionari”, che portò all’uscita dall’Università per unirsi ad altri conflitti, a cominciare da quello operaio che si stava avviando alla Fiat.
Un filo rosso lega tutta la ricerca di Maria Teresa Gavazza: dare voce agli esclusi, far emergere personaggi o ceti sociali dimenticati. Donne, operai, partigiani anonimi, militanti cattolici e comunisti, eretici ideologici o politici, contadini, un popolo silenzioso che cammina sullo scenario della Storia.
Per informazioni: www.culturaesviluppo.it
Barbara Rossi