Uno spettacolo unico di burattini nati dalla fantasia e dalla creatività di Patrizio Dall’Argine e della Compagnia Il Teatro medico-ipnotico: questo è Verdi!, storia di un incontro tra l’omonimo compositore italiano e Richard Wagner. Il tutto filtrato dalla raffinatezza di una messa in scena in cui burattini tradizionali, frutto del cantiere creativo del Teatro medico-ipnotico, si alternano a pupazzi. Non mancano ironia, divertimento, delicatezza. Tutto alla portata di bambino. Verdi!, infatti, trova spazio, sabato 28 marzo (ore 16.30) al Teatro Sociale di Valenza nel contenitore “Sabato Pomeriggio a Teatro in Famiglia”, la rassegna dedicata al pubblico più giovane e firmata dal direttore artistico del Sociale, Roberto Tarasco.
La storia: Giuseppe Verdi e Richard Wagner durante una passeggiata in città discutono di melodramma e tragedia. Il Maestro si accalora un po’ troppo andandosene in malo modo e così Wagner decide di dare una lezione a lui e a tutta la città: sguinzaglia il suo feroce cane Tannhauser per scatenare l’apocalisse. Dopo tante distruzioni viene messa una taglia sul cane infernale, ma solo un uomo riuscirà a domarlo e a liberare così la città dall’ondata di ultra-violenza.
“Questo spettacolo – dichiara il protagonista Patrizio Dall’Argine – è stato prodotto dal Castello dei Burattini-Museo Giordano Ferrari di Parma per festeggiare il bicentenario della nascita di Verdi. È stata per me un’occasione per riflettere, con ironia, sui problemi della nostra società”.
Il compito di un burattinaio è quello di immergersi in questa fase storica facendo lo slalom tra il fanatismo, l’inedia, l’apatia e tante altre trappole. Mentre cerca quotidianamente di non scomparire, il burattinaio deve riuscire a far diventare il burattino un solido punto di riferimento. La comunicazione, la forma e l’animazione sono i suoi strumenti. In particolar modo l’animazione: gli sguardi e le percezioni si stanno lentamente riprendendo dalla divertente sbornia tecnologica, e forse l’animazione dal vivo tornerà ad essere qualcosa di moderno, se gli verrà data la possibilità di esserlo.
I cambiamenti sociali giovano all’arte, perchè ri-attribuiscono un ruolo sociale agli artisti, che lavorano con la forma ma anche con la sostanza.
“In questo Giuseppe Verdi è stato un gigante, un Maestro – conclude Dall’Argine – Ho quindi voluto fare un Verdi così, che suona la carica, per la rinascita del burattino e del suo pubblico”.
La rassegna “Sabato Pomeriggio a Teatro in Famiglia” intende rinverdire una consuetudine del passato valenzano e portare i giovanissimi a contatto con un linguaggio antico eppure sempre attuale, un rito collettivo non mediato dagli schermi di uno smartphone, di un pc o di un tablet. Affinché possano diventare non spettatori ma protagonisti del loro domani.
La programmazione, ideata con il supporto della Fondazione Onlus Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, sposa la filosofia di Roberto Tarasco, direttore artistico del Sociale: quella di ospitare in teatro tutte le settimane, da ottobre a maggio, almeno uno spettacolo.
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