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Le navate della splendida chiesa di Santa Maria e San Siro di Sale accolgono dal tardo pomeriggio di sabato 18 luglio l’invitante mostra fotografica “Sale: l’eredità del tempo”, realizzata da alcuni allievi e dal docente del corso di fotografia promosso dall’A.I.C. nell’anno 2014-15. La mostra si presenta come un ulteriore momento del lungo percorso “sul filo dei ricordi” avviato dall’A.I.C. da oltre quindici anni. Primo impegno dei corsisti, infatti, è stato quello di reperire vecchie cartoline e immagini che raccontavano com’era il nostro paese cinquanta, cento e più anni fa. Fabio Berri, Alice Corti, Stefania Ribulla poi, quasi emulando il loro maestro Giulio Baldi, hanno puntato l’obbiettivo sugli stessi angoli, sugli stessi scorci, proponendo ai visitatori un suggestivo e stimolante confronto fra Sale di un tempo e Sale di oggi. Meglio allora? Meglio adesso? Una ragione in più per venire a valutare in prima persona.

All’inaugurazione erano presenti il sindaco Andrea Pistone, l’assessore alla cultura Alessandra Sterpi e il presidente dell’A.I.C. Pietro Baldi che si sono complimentati vivamente con gli artisti per aver offerto visuali e inquadrature note e meno note del paese, facendo riflettere sui cambiamenti incorsi nel secolo breve. Giulio Baldi ha evidenziato lo spirito che ha animato i giovani fotografi, così ben riassunto nel testo di presentazione: “Il tempo, come il fiume Po che sfiora il territorio del nostro comune, non risale mai alla sorgente. Entrambi scorrono, l’uno verso il mare e l’altro verso i lidi della memoria trasportando con sé ricordi di vite vissute. È proprio tra questi ricordi, grazie alla fotografia, che vediamo affiorare le memorie del nostro paese. Il ciottolato di Via XX Settembre (l’attuale Via Roma), il Palazzo della Torre di Piazza Verdi, la Torre Brizio di Largo Cairoli, le scuole elementari, il Cannone D’Oro, ma anche le Ville che in Via Dante accolgono i visitatori provenienti da Tortona e le Chiese, con i loro campanili, che da sempre caratterizzano questo luogo.

Prima di iniziare questo percorso espositivo l’osservatore dovrà compiere un salto nel tempo fino all’anno 2100. Ecco che allora potrà osservare in prima persona come le generazioni future vedranno il paese che noi vediamo oggi.

Nell’anno 2100 come sarà Via Roma? Come saranno le Piazze Verdi e Garibaldi? E i campanili? E il Parco della Rimembranza? E il resto del paese?

Purtroppo (o per fortuna, dipende dai punti di vista) non ci è dato oggi sapere come effettivamente sarà Sale nel 2100 ma ci è dato solo immaginarlo con la nostra fantasia. Nel farlo, però, mi auguro di poter stimolare generazioni presenti e future di Amministratori, e non, ad operare cambiamenti al paese con quella lungimiranza estetica che in passato, forse, è in parte mancata”.

ORARI DI APERTURA

Sabato 25, lunedì 27, martedì 28 luglio: 10.00-12-00 / 16.00-19.00 / 21.00-23.00

Domenica 26 luglio: 10.00 – 11.30 / 16.00 – 19.00 / 21.00 -23.00

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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