La dantesca leggiadria che rende virtù cortesi e virtù etiche e morali, la rettitudine di un poeta che è uno dei maggiori del Novecento: Nelo Risi, uomo di cinema e di poesia. Sono questi i principali aspetti emersi nel corso delle due giornate di studio che si sono svolte al Teatro di San Salvatore Monferrato e a Palatium Vetus ad Alessandria, organizzate dalla Fondazione “Carlo Palmisano” con la collaborazione del Comune di San Salvatore Monferrato e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e della Fondazione CRT.
Numerosi gli interventi che si sono susseguiti e che avranno un seguito negli atti che verranno pubblicati nei prossimi mesi. Ad aprire i lavori del convegno il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna che, per le prossime edizioni, ha suggerito approfondimenti su Sibilla Aleramo, Matteo Bandello e Igino Ugo Tarchetti.
Presieduta da Bruno Gambarotta, la prima sessione ha visto intereventi di Franco Prono (Il cinema di Nelo Risi), Paola Olivetti (Poesia e documento nel cinema di Nelo Risi), Roberto Rossi Precerutti (Risi e Rimbaud); la seconda sessione è stata presieduta da Giovanna Ioli con interventi di Silvio Ramat (Risi nella quarta generazione), Franco Contorbia (Documenti per il primo Risi), Angelo D’Orsi (L’ultimo libro).