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Nella notte della vigilia di Ognissanti, cinematograficamente dedicata all’horror, sono oramai molto in voga le maratone di genere, che spesso accostano le pellicole più disparate per stile e provenienza. Noi vi consigliamo solo due film: un classico e un’uscita recente sul grande schermo, entrambi dedicati alla festa di Halloween.
Si sa che la cultura e, in particolar modo, il cinema americani hanno contribuito in misura massiccia alla deriva semantica in chiave orrorifica della notte che precede la festività del primo novembre.
Un horror che ha fatto scuola, in questo senso, ancora capace, a distanza di trentotto anni, di infondere negli spettatori un terrore immediato e potente, è Halloween-La notte delle streghe (1978), del maestro del brivido John Carpenter.
Il film, girato a basso costo, ha influenzato nello stile, nel tema e nelle modalità della narrazione più di una generazione di cineasti, che per i loro incubi visivi hanno fatto riferimento al clima claustrofobico di Halloween raccontato da Carpenter. Una tipica cittadina americana, Haddonfield, mascherata a festa per la notte delle streghe; due amiche adolescenti, Laurie (Jamie Lee-Curtis) ed Annie (Nancy Loomis), arruolate come baby-sitter e finite nel cappio sempre più stretto dello psicopatico Michael Myers (Nick Castle), già emblema del male alla tenera età di sei anni, quando uccide la sorella; la fuga di Myers dal manicomio criminale, proprio all’alba del 31 ottobre, e il fallimentare tentativo dello psichiatra Sam Loomis (Donald Pleasence) di arginarne la ferocia. Sono questi i pochi ingredienti tematici con i quali Carpenter conduce un gioco al massacro (letterale) orchestrato sul filo di una tensione continua e crescente, ma con la glacialità che è cifra distintiva anche della maschera di Meyers, vuoto simulacro senza più anima.
Memorabile il lungo piano-sequenza sui titoli di testa.

Se invece si desidera un brivido meno datato, anche se un po’ più convenzionale, si può puntare su Pay the Ghost, uscito nelle sale italiane il 20 ottobre.
Uli Edel, regista tedesco già autore del controverso Christiane F.-Noi i ragazzi dello zoo di Berlino (1981) e La banda Baader-Meinhof (2008), approda all’horror in una produzione americana, raccontando la terrificante vicenda di cui cade vittima il prof. Mike Lawford (Nicolas Cage), che insieme alla moglie Kristen (Sarah Wayne Callies) assiste impotente alla scomparsa del figlio, la notte di Halloween. In seguito alla disgrazia la coppia si separa, ma a un anno di distanza a Mike, sempre alla ricerca del figlio, iniziano ad arrivare inquietanti e sovrannaturali messaggi, segni di una presenza fantasma misteriosamente responsabile di quanto accaduto.
Pay the Ghost è una pellicola che sfrutta appieno e con profitto i canoni e le regole del genere, perciò ottiene l’effetto sperato, far scivolare lo spettatore in una spirale di tensione, di paura, fomentate dalla diffidenza verso ciò che appartiene ai territori dell’inspiegabile razionalmente.
Cage, con il viso scavato e sofferente, è l’interprete ideale per una figura paterna devastata come quella di Mike, l’atmosfera fantasy-horror è ricreata con sicuro mestiere: manca quel qualcosa di più, a livello stilistico e narrativo, che trasforma un’opera di buon artigianato in un film degno di nota, ma nella notte di Halloween possiamo, per una volta, chiudere un occhio, e continuare a goderci tutte quelle storie che servono, da tempi lontanissimi, a esorcizzare l’orrore che fa parte della storia umana.

Barbara Rossi

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