Grazie al patrocinio del Comune e alla collaborazione con l’Associazione Amici del Museo della Gambarina, il Presepio del Movimento Cristiano Lavoratori è stato allestito in piazza della Gambarina, con affaccio su via Mazzini. Chi passa si è già fermato per fotografarlo e magari recitare una preghiera, anche se manca ancora il Bambinello, che poi è il centro focale di tutto l’allestimento.
La novità di quest’anno è costituita – oltre che dal ritorno in Alessandria dopo il quinquennio di allestimento a Basaluzzo – dagli oggetti che il Museo etnografico “C’era una volta” ha messo a disposizione per sottolineare la naturale vicinanza tra Natività e mondo contadino. I pastori, gli artigiani, le donne, il mondo civile legato alle campagne sono altrettanti personaggi a cui gli Amici del Museo dedicano la loro costante attenzione. Così i bastoni, le ceste, la lana, le pentole di rame, le posate di legno, le fascine, i covoni di grano, un tronco dalle forme sofferte sono solo alcuni degli oggetti che testimoniano la vita quotidiana del rurale trasposta nel presepe. Oggetti scelti dalla Presidente onoraria Elena Garneri e da Teseo Sassi. Durante la breve cerimonia dedicata all’apertura del Presepe, nella giornata dell’Immacolata Concezione, Alfonso Conte, vicepresidente del Movimento, ha ricordato in breve la storia del Presepe MCL, che ha origini negli anni Settanta del secolo scorso. Lo ha seguito Emiliana Conti, vicepresidente MCL, che ha riassunto il significato della lettera apostolica di Papa Francesco, appunto dedicata al Presepio, scritta per la visita del Pontefice a Greccio: Admirabile Signum.
Dopo gli interventi delle autorità, il vicesindaco Davide Buzzi Langhi, l’assessore Monica Formaiano e il consigliere Mauro Bovone, il Presidente provinciale, Piercarlo Fabbio, ha letto alcuni brani orientati al Natale e al significato del Presepio. Gli autori scelti? Umberto Eco, che aveva riunito in una breve ed arguta riflessione Gelindo e la privacy degli alessandrini; ed i fratelli Erizzo, autori de “Il Regalo del Mandrogno”, quando, in un passo del loro romanzo, descrivono le brume fra Tanaro e Bormida proprio nel giorno di Natale.
La benedizione all’allestimento è stata data da Mons. Ivo Piccinini, che il Movimento ringrazia per la sua disponibilità e per aver scandito un momento così particolare della storia del Presepe MCL e del rapporto con il capoluogo.
Il Presepio rimarrà esposto fino al 2 febbraio 2020, festa della Candelora ed entrata di Gesù al Tempio.