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La storia della nostra città è lunga, travagliata e poco conosciuta. Numerosi, però, sono gli aneddoti storici che hanno visto coinvolta Alessandria, molti dei quali, antecedenti al Risorgimento. Per conoscerli occorre percorrere un ricco percorso storico e culturale, che ha inizio in tempi molto lontani, precisamente all’epoca dei romani.

La presenza romana sul nostro territorio, nel periodo compreso tra il III ed il II secolo a.C., ha portato ad uno sviluppo del commercio, che si concentrava lungo le strade romane ed i fiumi principali del territorio: Tanaro e Bormida. Risale a questo periodo storico uno degli aneddoti meno conosciuti della nostra città: l’origine del nome del quartiere Cristo. Benché sia opinione comune pensare che il nome derivi dal dipinto ottocentesco di Cristo crocifisso (collocato in un’edicola di una delle case più antiche del quartiere), molti storici attribuiscono la sua origine alla città di Caristo, che per lungo tempo si è ribellata alla conquista dei romani, per poi essere sconfitta e distrutta.

Facendo un passo avanti nella storia si giunge all’epoca della fondazione della città. È durante il periodo che va dal 700 d.C al 1000 d.C che inizia a nascere Alessandria, fatta di relazioni con territori limitrofi ed accordi commerciali e militari. La data ufficiale della fondazione della città è, però, il 3 maggio 1168 e il suo nome è stato scelto in onore di Papa Alessandro III. L’appellativo “città della paglia” viene attribuito in virtù delle ottime fortificazioni di Alessandria, realizzate in questo periodo, con robuste mura e tetti costruiti con semplice paglia e fieno. In molti, però, fanno risalire l’origine dell’appellativo agli scritti del Barbarossa, in cui la città veniva definita con disprezzo “Alexandria de palea” (Alessandria della palude), erroneamente tradotto in “Alessandria della paglia“.

Passano gli anni e s’incontrano nuovi aneddoti. È il 1220 quando Francesco d’Assisi, diretto in Francia, fa una sosta nella nostra città ed ammaestra una lupa che terrorizza, però, tutta la popolazione.

Questi sono episodi che appartengono ad un’epoca storica ormai molto lontana dalla nostra realtà, ma che rendono Alessandria più interessante ed affascinante: una città che si dovrebbe riscoprire.

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