Agorà è un film del 2009 diretto da Alejandro Amenabar, che tratta vicende tanto lontane nel tempo, quanto di estrema attualità. La storia, ambientata ad Alessandria d’Egitto nel 391 d.c., racconta delle vicissitudini d’ ultima erede della cultura classica Ipazia (Rachel Weisz), la quale si trova a vivere il periodo di crisi del mondo pagano, destinato ad essere spazzato via dalle sette cristiane più fanatiche e fondamentaliste. In qualità di donna e di filosofa, Ipazia viene denigrata e disprezzata dai predicatori cristiani, che temono la ‘saggezza del Mondo Antico’ poichè in grado di mettere in discussione i princìpi cardinali della nuova religione. La studiosa si troverà quindi costretta a proseguire l’insegnamento delle scienze in maniera clandestina, dovendo subire minacce ed abusi sempre più violenti…
Diverse scene del film richiamano a fatti di cronaca attuali, ricordandoci che ancora oggi, in molte parti del mondo, il fanatismo religioso ostacola la libertà, la conoscenza, ed il progresso. La distruzione della biblioteca raccontata nel film, non è poi così diversa dalle recenti immagini che mostrano i fondamentalisti islamici prendere d’assalto le opere ‘blasfeme’ esposte in un museo. I tempi cambiano, ma il fanatismo religioso si trasforma e sopravvive.
Marcello Rossi