Si è da pochi giorni conclusa l’80^ ddizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, uno degli eventi italiani più amati ed attesi nel mondo perché capace di creare un dibattito sempre nuovo, unico, stimolante e  contemporaneo intorno all’arte del cinema (e non solo).

Tra red carpet, anteprime, proiezioni e presentazioni sono stati, come sempre, 10 giorni intensi, ricchi di artisti e personalità provenienti da tutto il mondo. Tra gli ospiti più “attesi” possiamo menzionare registi come Sofia Coppola e Woody Allen ma anche grandi stelle hollywoodiane come Emma Stone, Jessica Chastain, Adam Driver, George Clooney o il giovanissimo Jacob Elordi. 

Le polemiche

Come ogni anno, però, il Festival ha fatto parlare di sé, nel bene e nel male, e non sono mancate le polemiche. In particolare, più di altre edizioni, si è dedicato molto spazio al fatto che gli influencer vengono invitati al festival di Venezia.
Va detto che questa 80^ edizione, a fronte di una programmazione ricchissima, ha avuto un red carpet molto “povero”. O meglio: povero di personalità del mondo del cinema. Il tappeto rosso 2023 sembra essere stato “conquistato” dalla sfilza di influencer, social star, protagonisti di reality che affolla gli eventi di moda milanesi. Ma pochi attori, pochi registi, dunque poche persone che hanno a che fare col mondo del cinema.

Ad accendere la miccia il rapper Gue Pequeño: ha criticato aspramente la Mostra del Cinema e coloro che vi hanno partecipato, accusandoli con toni accesi di avere un basso livello culturale. Lui.
E se è vero che quest’anno ha inciso lo sciopero hollywoodiano di attori e sceneggiatori (che va avanti da mesi), sarà forse vero che anche questo “evento” stia cambiando forma?

Le web star

L’idea che le nuove star del web si allarghino all’intrattenimento 2.0, calpestando lo stesso tappeto di Pierfrancesco Favino e Mads Mikkelesen, ha fatto andare su tutte le furie gli amanti del cinema e della mostra. Tuttavia, il red carpet di Venezia non è più riservato solo agli attori e ai registi di fama internazionale, ma è diventato una vera e propria “vetrina commerciale” per aziende e brand, compresi gli influencer, tiktoker e figure dell’intrattenimento digitale.
La loro presenza è determinata, in gran parte, dalla loro popolarità sui social media e dalla capacità di promuovere marchi e sponsor. In sostanza: nessuna di queste persone ha “pagato” per sfilare sul Red Carpet.

Gli sponsor

Influencer, Content Creator, TikToker vantano collaborazioni con numerosi brand di fama internazionale che fanno da sponsor al Festival di Venezia. A spiegare il fenomeno ci pensa Sasy Cacciatore, TikToker e Content Creator di spicco che, tra l’altro, ha sottolineato come la Mostra sia un evento mediatico: “È ovvio ci sia qualcuno che tramite i media pubblicizzi. Ma dove vivete? Sempre al telefono o col giornale? È necessario toccare tutte le fasce d’età e tutti i target possibili ed immaginabili”.

Conclusione

E allora: se è vero che dietro la partecipazione degli Influencer al Festival di Venezia ci sono sostanzialmente ragioni economiche e di sponsorizzazione, oltre che la necessità di raggiungere la quantità di pubblico più ampia, non sarebbe in ogni caso più giusto scegliere, tra tutte le figure, qualcuno che sia almeno interessato al cinema? O alla Mostra del Cinema in generale? O, ancora, non sarebbe meglio anche solo “preparare” questi personaggi in vista del Festival? Voi che ne pensate?

LUDOVICA ITALIANO

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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