L’Associazione Archicultura e l’ANPI sezione Pietro Minetti “Mancini” di Acqui Terme, in occasione del Cinquantesimo anniversario del ’68, organizzano un convegno per celebrare e rianalizzare quell’anno fatidico, nel tentativo di ricostruire la genesi e gli sviluppi di un periodo che cambiò la storia, il costume e il nostro modo di pensare, ricercando il senso possibile di un’eredità che possa in qualche modo anche superare l’oblio dell’oggi.
Il convegno, che si articola su due pomeriggi di studio, si svolgerà presso il Salone della ex-Kaimano (via Maggiorino Ferraris, 5) di Acqui Terme.
Venerdì 14 dicembre dalle ore 16.30
Cinquant’anni di Sessantotto, tra Storia, Musica e nuove prospettive.
Introdurrà la giornata il prof. Brunello Mantelli, dirigente della rivista “Giornale di Storia Contemporanea” e redattore de “Italia Contemporanea”, già professore presso l’Università di Torino, ora insegnante di Storia all’Università della Calabria, con un intervento su “Contestazione e conflitto politico nell’Italia del ’68”.
A seguire il prof. Ferdinando Fasce, professore ordinario di Storia Contemporanea nell’Università di Genova, che, partendo dal suo volume “La musica nel tempo”, ci parlerà di come questa abbia mutato il costume e il modo di pensare di un’intera generazione, con un intervento dal titolo “Prima di Revolution. I Beatles e il lungo ’68.”
Infine chiuderà Mario Capanna, scrittore e attivista italiano, fra i principali leader del movimento giovanile del Sessantotto, che, con l’intervento dal titolo “Il ’68 oggi. Noi tutti” e partendo dal suo ultimo libro, traccerà un bilancio in chiaroscuro guardando all’eredità e agli insegnamenti che quel periodo può darci per il futuro.
Modera Gian Mario Bottino, anche lui protagonista di quegli anni straordinari.
Sabato 15 dicembre dalle ore 16:30
Cinquant’anni di Sessantotto, tra Letteratura, Teatro e Cinema
Apre il pomeriggio il prof. Franco Vazzoler, già professore ordinario di Letteratura Teatrale Italiana presso l’Università di Genova, con l’intervento “Il mondo salvato dai ragazzini? Utopie e realtà nell’immaginario letterario e teatrale del ’68.”, in cui analizzerà le ripercussioni, i nuovi stimoli e i riflessi che il movimento ebbe in questi due ambiti.
A seguire l’intervento di Roberto Turigliatto, critico cinematografico, già co-direttore del Festival di Torino e curatore del programma “Fuori Orario” di Rai3, con l’intervento “Storie di cinema del ‘68: nuovi sguardi e linguaggi per lo spettacolo di una società in rivolta”.
Modera Erik Negro, critico cinematografico locale e vicepresidente della sezione ANPI “Mancini”.
In entrambi i pomeriggi è previsto un rinfresco in collaborazione con ARI, Associazione Rurale Italiana, con degustazione di prodotti del territorio (Azienda agricolo-biologica Tenuta Antica di Cessole, laboratorio artigianale Polo Enrico di Vesime, Agriturismo La Viranda).
Si ricorda inoltre la serata finale del Cineforum “Cinquant’anni di ’68 – confini e immagin(ari) mancanti, prevista al Circolo Galliano domenica 16 dalle 18 e dedicata all’anno successivo, a quel ’69 che vide Woodstock come culmine (e in un certo senso fine) di quell’esperienza, con il Movimento tutto che si trascina nei ben più cupi e tormentati anni Settanta.