La Segreteria Provinciale del SIULP di Alessandria denuncia ritardi incomprensibili che impediscono l’arrivo dei taser per la Polizia Ferroviaria di Alessandria e Novi Ligure. Nonostante il completamento della formazione specifica da oltre un mese, il personale continua a operare senza questo strumento, divenuto essenziale per la sicurezza loro e dei cittadini onesti.

Dopo molte sollecitazioni della Segreteria Provinciale SIULP per avere risposte chiare, la Dirigenza Polfer per il Piemonte e la Valle d’Aosta ha risposto con un atteggiamento elusivo e inadeguato. La Dirigente, da poco insediata a Torino, ha cercato di spostare la responsabilità sugli uffici periferici e sulla Questura di Alessandria, innescando un corto circuito istituzionale che crea sconcerto tra i vertici e gli operatori di Polizia. Una totale mancanza di coordinamento che mette a rischio la sicurezza pubblica.

Un taser nella fondina

Gli operatori della Polfer sono costretti a svolgere il proprio lavoro senza il taser, aumentando l’esposizione al pericolo per loro stessi e per la collettività, in un contesto come quello ferroviario, dove gli agenti spesso devono intervenire in situazioni critiche con individui pericolosi. Il taser diventa indispensabile per interventi tempestivi riducendo l’uso di forza.

Il SIULP di Alessandria giudica grave che la Dirigenza abbia preferito spostare il problema piuttosto che cercare di risolverlo, generando uno stallo. Questo espone i poliziotti e i cittadini perbene a rischi evitabili. Rivolgendosi a Prefetto e Questore di Alessandria, lo stesso sindacato ha chiesto un intervento urgente e risolutivo che riporti ordine e chiarezza nella gestione della sicurezza.

Nelle istituzioni ci deve essere sinergia e non scaricabarile, in un momento storico in cui rischi e complessità operative sono in aumento. Assicurare al personale gli strumenti necessari non è solo un atto dovuto verso chi porta ogni giorno la divisa, ma un impegno concreto verso la tutela della collettività.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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