I Carabinieri di Serravalle Scrivia hanno tratto in arresto un cittadino bulgaro 47enne con l’accusa di installazione di apparecchiature atte a intercettare comunicazioni informatiche o telematiche, accesso abusivo a sistemi informatici e detenzione di codici di accesso.
I militari hanno sviluppato la segnalazione di un’anomalia su uno sportello bancomat di una banca dell’ampia zona commerciale. Hanno quindi effettuato un appostamento, bloccando e arrestando “l’installatore” mentre stava recuperando l’attrezzatura elettronica, sequestrata.
Il dispositivo, costituito da una barra di plastica riproducente una barra del bancomat, era stato apposto in modo da essere invisibile agli ignari utenti. I militari, con l’aiuto di un tecnico, hanno accertato che all’interno della barra era stata installata una piccolissima telecamera alimentata da batterie (utile a carpire i codici di PIN delle carte) e una Sim-Card su cui vengono memorizzati i codici di accesso ai bancomat. A differenza dei dispositivi sequestrati in passato, la microcamera non era stata collocata in alto ma lateralmente, sul piano della tastiera, in modo da eludere le precauzioni degli utenti, ormai soliti coprire con una mano la digitazione sul tastierino numerico. Il sistema avrebbe inoltre consentito di carpire i codici attraverso il suono prodotto dai singoli tasti. Inoltre, in prossimità della fessura in cui vengono introdotte le carte di credito era stato apposto un lettore di bande magnetiche. In tal modo, il sistema memorizzava i dati delle carte, associando i codici.
L’uomo è stato condotto in carcere in attesa della convalida dell’arresto di competenza del Tribunale di Torino, trattandosi di un reato informatico.