L’Assessorato alla difesa del suolo ha condiviso con il Ministero dell’Ambiente, all’interno delle procedure del programma Rendis, un piano di interventi da 87 milioni di euro complessivi, con l’intento di migliorare la sicurezza di fiumi e versanti.
Così il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, e l’Assessore Marco Gabusi: “La collaborazione operativa con il ministro Pichetto ci consente di intervenire in prevenzione più che in emergenza. La nostra regione, con questo piano, mette in sicurezza realtà territoriali che da tempo necessitavano di una risposta concreta. Sono interventi, frutto di accordi precedenti, che consentono di dare risposte efficaci a numerose situazioni da tempo in atto sul territorio.”
I principali interventi
Gli interventi maggiormente significativi riguardano 3 realtà, con importi decrescenti. Il quadro si completa con opere di minor impatto economico, ma altrettanto importanti per i territori interessati, spesso attese da anni.
- Alessandria – Importo complessivo 21 milioni di euro – passo in avanti per la messa in sicurezza della città, che consiste nell’abbassamento della briglia dell’ex ponte Cittadella, aumentando la capacità di contenere le piene in alveo, col rafforzamento degli argini esistenti a monte per renderli più sicuri.
- Saluggia – Importo complessivo 17 milioni di euro – difesa dalle piene della Dora Baltea. Gli interventi, attesi da molti anni, consentiranno di mettere in sicurezza l’area industriale posta alla sinistra del fiume Dora Baltea nel comune di Saluggia, in cui si colloca il polo biomedicale Livanova –DiaSorin, che rappresenta il più importante insediamento industriale della provincia di Vercelli, al cui interno operano oltre 1.700 occupati. Le opere previste aumenteranno la protezione del deposito nucleare del reattore Avogadro.
- Asti – Importo complessivo 15 milioni di euro – interventi lungo il tratto di fiume Tanaro a monte della città, con il duplice obiettivo di migliorare la funzionalità del corso d’acqua e la qualità ecologica. Prima parte di un progetto più grande, esteso fino a Castagnole Lanze, che servirà a ridurre il rischio alluvionale per Asti migliorando l’ambiente del tratto fluviale.