La scorsa notte, la Polizia di Stato ha tratto in salvo un uomo che minacciava di lanciarsi nel vuoto.
Erano le ore 00,30 circa quando, a seguito di segnalazione al “113” di una lite in famiglia, gli agenti della Sezione Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Alessandria, si sono recati sul posto.
Immediatamente, gli operatori di Polizia hanno notato, sul ballatoio del primo piano, un uomo in evidente stato di ebbrezza, che discuteva animatamente con un inquilino del piano sovrastante, anch’egli sul balcone, in compagnia di una donna.
I due uomini, rispettivamente di 39 e 30 anni, pluripregiudicati, hanno fornito agli agenti le motivazioni del litigio, nato per futili motivi e sono stati invitati a rientrare nelle proprie abitazioni.
Proprio nel momento in cui sembrava che gli animi si fossero ormai placati, gli agenti di Polizia, nell’atto di uscire dallo stabile per riprendere il servizio di controllo del territorio, sono stati improvvisamente attirati dalle urla di un uomo.
Alzando lo sguardo, gli agenti hanno immediatamente notato un uomo avvinghiato ad una ringhiera di un balcone con vista sul cortile condominiale, al secondo piano del palazzo attiguo a quello in cui era stato appena effettuato l’intervento, che minacciava chiari ed inequivocabili intenti suicidi.
Mentre uno degli agenti ha allertato la sala Operativa per richiedere, nel più breve tempo possibile, l’intervento dei Vigili del Fuoco e di un’ambulanza, gli altri hanno, contestualmente, rassicurato l’uomo nel tentativo di dissuaderlo dal compiere il tragico gesto.
Il tentativo degli agenti di tranquillizzarlo, avvicinandosi sempre un po’ di più, veniva inteso quasi come una minaccia agli occhi dell’uomo che, denudato il torace, continuava, imperterrito, a minacciare di lanciarsi nel vuoto ed ogni parola pronunciata avrebbe potuto sortire un effetto diverso da quello sperato.
Così, gli agenti hanno, in pochi secondi, studiato una strategia per salvare l’uomo, ormai disperato.
Mentre una pattuglia è rimasta sul posto a monitorare la situazione, continuando a parlare con l’uomo per tranquillizzarlo ed, allo stesso tempo, distrarlo, l’altra Volante, giunta ad un’abitazione dell’ultimo piano, ha raggiunto, attraverso questa, il terrazzo ove si trovava l’uomo aggrappato al parapetto.
I due agenti, attraverso un’accurata opera di dissuasione, nonostante l’iniziale reticenza dell’uomo, sono riusciti, gradualmente, a conquistare la sua fiducia.
Tuttavia, l’uomo, ancora in preda alla disperazione, alternava frasi di collaborazione ed altre, opposte, rivelative del chiaro intento di lanciarsi nel vuoto.
Proprio quando, a seguito della laboriosa e delicata negoziazione, protrattasi per un tempo che appariva interminabile, sembrava che l’uomo si fosse convinto a rientrare, abbandonando ogni proposito suicida, ecco sopraggiungere una nuova minaccia di lanciarsi.
A questo punto, presentando l’uomo evidenti segni di stanchezza agli arti superiori con i quali si teneva alla ringhiera e persistendo nella sua resistenza, è apparso indispensabile agire, senza più attendere oltremodo in quanto, ogni istante in più sarebbe potuto risultare fatale, come una bomba ad orologeria che stava per esplodere.
Abilmente, gli agenti, con una frase pretestuosa, hanno nuovamente attirato la sua attenzione ed, in simultanea azione congiunta, hanno repentinamente raggiunto l’uomo, afferrandolo per gli avambracci, ma l’impresa di salvarlo è risultata ancora più faticosa dato che questi si dimenava al punto tale da rischiare la perdita di equilibrio con la conseguente caduta nel vuoto anche degli operatori, nel tentativo di soccorrerlo.
Nonostante la continua opposizione e l’enorme difficoltà, gli agenti sono riusciti a sollevare ed a trascinare all’interno dell’abitazione l’uomo, raggiunto dai sanitari del 118 che lo hanno condotto in ospedale per le cure del caso.
Uno dei due agenti, durante l’ardua operazione di soccorso, trovandosi in una posizione poco agevole, esterna alla balaustra, nel disperato tentativo di trattenere a sé l’uomo per evitare che precipitasse nel vuoto, ha riportato una lombalgia ed una contusione alla gamba destra, guaribile in 7 giorni.