Nei giorni scorsi il personale della Squadra Volante della Questura di Alessandria procedeva all’arresto di
CAFAGNO Giuliano, trentanovenne nato a Bari, domiciliato ad Alessandria, resosi responsabile del reato di lesioni aggravate.
Due pattuglie della Squadra Volante venivano inviate dalla locale Sala Operativa, in questa via della Santa per la segnalazione di una violenta lite in appartamento.
Giunti celermente sul posto, gli Agenti accedevano all’internodell’abitazione trovandovi ancora il responsabile in evidente stato di alterazione alcolica, con alito vinoso e difficoltà deambulatorie, che alla vista degli operanti perseverava nel suo atteggiamento violento e ingiurioso nei confronti della persona offesa, un cinquantaquattrenne italiano, trovato chino su un tavolo del suo appartamento con una vistosa ferita lacerocontusa al capo e conseguente cospicua perdita ematica nonché varie tumefazioni al volto. I diversi locali dell’abitazione si presentavano alla vista degli operatori completamente a soqquadro con varie suppellettili in frantumi, bottiglie rotte e mobilio distrutto, indicando l’evidenza di una appena cessata e brutale colluttazione.
Poco dopo giungeva sul posto personale del servizio di emergenza sanitaria 118 che provvedeva al trasporto del ferito presso il locale Nosocomio.
Dai successivi accertamenti gli Agenti appuravano che la colluttazione era scaturita per futili motivi domestici che avevano indotto il CAFAGNO ad inveire contro la persona offesa colpendolo con il manico di una scopa, successivamente scagliandogli contro di lui con una sedia in legno che lo costringeva a cercare, invano, rifugio nella stanza da bagno tuttavia il CAFAGNO riusciva a raggiungerlo ed a scaraventarlo contro i sanitari che dall’urto si infrangevano.
Dallo scontro la vittima riportava lesioni con prognosi superiore a 25 gg.
Per quanto sopra, CAFAGNO Giuliano veniva tratto in arresto per i reati di cui agli artt.582 e 589 c.p. di lesioni personali aggravate.
Dell’avvenuto arresto veniva immediatamente notiziato il P.M. di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria, il quale ne disponeva la misura della custodia cautelare in carcere.