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I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per furto due cittadini rumeni di 19 e 28 anni, residenti in provincia di Pavia, uno dei quali pregiudicato. Alle 18.30 circa di sabato 25 luglio, il militare di servizio alla caserma di Valenza notava dalla finestra i due che si aggiravano con fare sospetto tra le autovetture di n parcheggio, come se aspettassero qualcuno. Visti i movimenti strani, chiamava un altro militare, in quel momento non in servizio, e insieme uscivano a controllare i due giovani, mai visti da loro a Valenza. Uno dei due, il 19enne, cercava di darsi alla fuga, ma veniva bloccato dopo pochi metri, mentre l’altro restava sul posto. Uno dei due uomini aveva in tasca uno scontrino dell’Ipercoop, che si trova nelle vicinanze, per avere acquistato due confezioni di acqua, ma la cosa strana era che non aveva con sé l’acqua. I militari a quel punto cercavano bene nel piazzale dove li avevano fermati e tra alcune auto in sosta trovavano un carrello che era stato nascosto, contenente le due casse d’acqua acquistate, ma con dentro anche una lavatrice non confezionata. Insospettiti dalla presenza dell’elettrodomestico, si recavano presso il supermercato dove ricevevano conferma che era stata poco prima rubata una lavatrice da esposizione posta nella zona dell’ingresso. Dalle registrazioni delle telecamere si poteva chiaramente vedere che i due, dopo essersi guardati intorno, avevano sollevato la lavatrice e l’avevano messa nel carrello per poi uscire indisturbati dal centro commerciale senza che nessuno si accorgesse di nulla, passando attraverso l’area adibita all’ingresso dei clienti. La lavatrice, del valore di 299 euro, veniva restituita alla responsabile dell’esercizio commerciale, mentre i due venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto.
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I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per violazione di domicilio e violazione delle norme sull’immigrazione un cittadino marocchino di 30 anni, pregiudicato, senza fissa dimora. La pattuglia alle 07.30 circa del 27 luglio si recava al quartiere Cristo dove una donna aveva segnalato la presenza nel suo appartamento di qualcuno che si trovava all’interno senza autorizzazione. Giunti sul posto, i militari entravano nell’alloggio e notavano la presenza del 30enne che aveva messo a soqquadro la stanza da letto, venendo poi a sapere dalla donna che si trattava del suo ex convivente con il quale era stato insieme per sei anni, ma con cui aveva interrotto la relazione da circa un anno e mezzo. Sulla porta non vi erano segni effrazione e probabilmente l’uomo era entrato da un finestra in quanto le imposte erano state lasciate incautamente aperte. La donna confermava che l’uomo non era stato autorizzato in alcun modo a entrare nell’alloggio e che non aveva più niente di suo in quella casa, quindi non avendo alcun motivo di entrare. Inoltre, il 30enne, irregolare nello Stato, non aveva ottemperato a un ordine del Questore emesso nel febbraio 2015 con il quale gli veniva intimato di lasciare il territorio nazionale. Per tali motivi veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione di domicilio e violazione delle norme sull’immigrazione
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I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per tentato incendio e minaccia aggravata una cittadina italiana di 43 anni, domiciliata ad Alessandria. La sera del 22 luglio un uomo denunciava che la sua ex fidanzata, con la quale era stato per circa due anni e aveva concluso la relazione da circa quattro mesi, continuava a inviargli numerosi SMS con minacce di morte perché diceva che sarebbe stato solo suo e di nessun’altra. Però in un SMS preavvisava che sarebbe andata a casa di lui per incendiarla e, a quel punto, essendo fuori casa, si recava preoccupato a casa sua per controllare, chiamando nel frattempo un vicino di casa che gli riferiva in effetti di avere visto la sua ex fidanzata che si muoveva al buio nei pressi delle finestre di casa sua con il cellulare acceso per farsi luce e con in mano una bottiglia contenente del liquido. Inoltre, veniva anche verificato che poco dopo la donna aveva chiamato i numeri di emergenza autodenunciandosi con l’operatore della centrale, riferendo che voleva bruciare la casa dell’ex fidanzato e che nel tentativo si era bruciata a una mano. Tornato a casa, l’uomo verificava che aveva preso fuoco solamente la tenda di una finestra, ma fortunatamente il fuoco si era spento senza propagarsi nell’abitazione. Per questi motivi la donna veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per le minacce e il tentativo di incendio.
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