L’indagine è iniziata il 26 dicembre 2017 quando, durante un ordinario controllo, una pattuglia del Distaccamento Polstrada di Tortona ha controllato un uomo di nazionalità filippina, addetto al facchinaggio presso l’interporto di Rivalta Scrivia: l’automobilista risultava in possesso di una patente di guida rumena, situazione alquanto anomala, tanto che l’esame approfondito del documento ne acclarava la falsità.
Ritenendolo un caso non isolato, gli accertamenti proseguivano a cura della Squadra di P.G. della Sezione Polstrada di Alessandria che scandagliava gli stranieri in possesso di documenti rumeni, pur se non di tale nazionalità.
Lo sviluppo ha poi interessato direttamente i centri di cooperazione di polizia internazionali, accertando presso le autorità rumene che svariati soggetti emersi erano in quel paese sconosciuti e quindi in possesso di documenti falsi.
Oggi sono state eseguite le prime perquisizioni in Alessandria e Tortona che hanno portato al sequestro di 4 patenti false e 4 carte d’identità false: in particolare, nella zona Orti di Alessandria, sono stati scovati due 30enni fidanzati ucraini, K.V. e M.D. che, oltre alla patente, si erano muniti anche di false carte di identità rumene e con le stesse, spacciandosi quindi per comunitari, avevano regolarizzato la propria posizione di stranieri direttamente all’anagrafe comunale, ottenendo carte d’identità italiane, ripulendo di fatto la loro clandestinità sul territorio nazionale.
Un altro soggetto ucraino, autore della stessa opera di falsificazione della nazionalità, è risultato invece irreperibile.
A Tortona sono stati invece individuati un cingalese ed un somalo, entrambi con patente rumena falsa e pertanto denunciati a piede libero.
Gli arrestati sono stati posti a disposizione del P.M. di turno presso la locale A.G. che ha disposto la convalida dell’arresto in stato di libertà, vista l’assenza di precedenti a loro carico.
Le indagini proseguono ora per individuare altri casi analoghi al fine di interdire la guida di veicoli a soggetti che potrebbero essere potenziali pericoli per la sicurezza stradale, non essendo in alcun modo istruiti sulle regole ed i comportamenti previsti dal codice della strada.