Un allevamento abusivo di cani Bouledogue francese è stato scoperto e sequestrato grazie all’azione congiunta di Carabinieri di Borgo Ticino, Carabinieri forestali di Lesa e Novara e guardie zoofile Oipa di Novara e provincia. Il blitz è stato eseguito in un’abitazione di Borgo Ticino su ordine della Procura di Novara.
La scoperta
Le segnalazioni ricevute dall’Oipa raccontavano di rumori molesti e miasmi provenienti dall’abitazione di una famiglia; è così che sono iniziate le indagini. La presunta responsabile gestiva un vero e proprio allevamento senza le autorizzazioni sanitarie e legali e senza partita Iva.
Le sono stati contestati numerosi reati: esercizio abusivo di attività di impresa, frode in commercio, maltrattamento di animali, detenzione incompatibile con la loro natura e gestione illecita di rifiuti.
Nell’appartamento sono stati trovati anche farmaci veterinari scaduti, vaccini e medicinali atti a stimolare la fertilità delle femmine per aumentarne la capacità riproduttiva.
Il commercio
Dalla documentazione trovata sul posto, si è potuto accertare che i cuccioli, una volta pubblicizzati attraverso annunci sul web, erano ceduti a prezzo compreso generalmente tra i 1.500 ed i 2.000 euro l’uno, per un volume d’affari stimato, sulla base degli animali venduti negli ultimi due anni, di circa 150.000 euro.
Gli animali sono stati posti sotto sequestro e affidati in parte a strutture sanitarie e in parte lasciati in custodia alla persona indagata, in quanto la giovane età dei cuccioli ne sconsigliava, temporaneamente, lo spostamento altrove.
Il commento
Racconta il coordinatore delle guardie zoofile Oipa Novara, Alberto Gavinelli: “Entrati in casa, abbiamo riscontrato la presenza di un numero elevato di fattrici e cuccioli detenuti in condizioni precarie. In un locale seminterrato, con poca aria e luce, c’erano 32 cani in piccoli recinti artigianali, con una lettiera fatta con fogli di giornale impregnati di deiezioni”
“Per evitare i controlli – prosegue Gavinelli – gli animali venivano intestati singolarmente a vari componenti della famiglia per non insospettire gli uffici Asl. I vari intestatari, però, non sono stati in grado di dire quali fossero i loro cani, confermando la natura fittizia delle intestazioni”.
Per segnalazioni con danni agli animali
https://www.guardiezoofile.info/nucleiattivi
