E’ successo domenica sera su un treno Regionale Veloce della tratta Genova-Torino.
Una donna residente nell’alessandrino ed in rientro presso la sua abitazione da Genova, mentre era seduta al suo posto, è stata improvvisamente molestata da un uomo, il quale con gesti osceni ha cercato di avvicinarla. La donna, ovviamente scossa, ha trovato riparo nella carrozza di testa, ed ha così potuto chiedere aiuto al Capo Treno. Quest’ultimo, dopo avere individuato il molestatore, tramite la Sala Operativa Compartimentale, ha richiesto l’intervento degli Operatori Polfer di Novi Ligure, giunti alla banchina non appena il treno è arrivato nello scalo di Arquata Scrivia.
Una volta a bordo treno gli agenti hanno subito individuato l’autore degli atti osceni che, rifiutandosi di declinare le generalità, ha approfittato dell’apertura delle porte del treno, e sferrando calci e pugni agli agenti, ha tentato la fuga.
Gli Agenti Polfer si sono messi subito sulle sue tracce, fermandolo, non senza resistenza ed accompagnandolo presso i propri Uffici per il più a procedersi.
L’uomo, evidentemente nel tentativo di eludere i controlli, forniva delle generalità false. Dagli approfonditi accertamenti, il fermato è risultato essere un trentasettenne nigeriano, pluripregiudicato, residente nell’alessandrino, e pertanto è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale e per aver fornito false generalità nella sua identificazione, nonché sanzionato per atti osceni e ubriachezza molesta.
Ad uno degli Agenti intervenuti, medicato presso l’ospedale di Novi Ligure, sono stati prescritti gg.10 di prognosi per i calci ed i pugni sferrati dal nigeriano.