In questi giorni abbiamo assistito, sgomente, all’ennesimo atto di efferata violenza, contro una donna, a pochi passi da casa nostra.
La storia di Simona, donna di 40 anni abitante nella vicina Vercelli, ha colpito l’opinione pubblica per la sua tragicità, suscitando sentimenti di dolore e pietà, ma ha anche acceso i riflettori, nuovamente, sull’inadeguatezza del sistema giuridico italiano, in ambito di violenza di genere, perché ancora una volta ci si ritrova a commentare qualcosa che le Istituzioni avrebbero potuto evitare.
L’uomo che lucidamente si è appostato per strada per aspettare il passaggio in auto di Simona, l’ha speronata, costringendola a fermarsi, per poi malmenarla e infine darle fuoco, poteva e doveva essere fermato.
Simona lo aveva lasciato dopo pochi mesi di relazione poi, dopo una serie di persecuzioni, lo aveva denunciato e aveva tentato di riprendere la sua vita.
A distanza di due anni non era stato preso alcun provvedimento a suo carico, permettendogli la messa in atto del suo piano finale: eliminare fisicamente la donna che lo aveva lasciato.
Non possiamo più tollerare ritardi e sottovalutazioni del rischio da parte di chi è chiamato a tutelare i cittadini; non possiamo più accettare che le donne, dopo l’enorme fatica di uscire da una relazione violenta, stravolgendo la loro vita e quella dei loro figli, siano abbandonate dalle Istituzioni nel momento più pericoloso del loro percorso.
Da tempo lo diciamo e oggi lo ribadiamo per Simona e per tutte le altre: occorrono corsie privilegiate nella presa in carico dei reati di violenza di genere, per velocizzare iter e procedure, perché la tempestività in questi casi è davvero una questione di vita o di morte.
Su questo labile confine, sta lottando Simona, simbolo, suo malgrado, di un sistema di protezione che non ha funzionato, ma anche della grande forza che è insita nelle donne.
Ci stringiamo attorno a lei e alle persone che le vogliono bene, ricordando che il Centro Antiviolenza me.dea e L’Albero di Valentina operano ogni giorno per contrastare la violenza di genere e sono a disposizione per accogliere e sostenere le donne.