Erano circa le 15:30 del 17.12.2016 quando una pattuglia con a bordo il comandante della sottosezione polstrada di Ovada notava ferma in corsia d’emergenza sull’A26 sud, nei pressi di Predosa (Al), una Volkswagen “golf” con fari spenti.
Il conducente, appena compreso che sarebbe stato controllato, ripartiva repentinamente in retromarcia per poi iniziare manovra di inversione in carreggiata.
Compreso che stava per verificarsi una situazione di estremo pericolo per la circolazione stradale, gli operatori di Polizia dapprima cercavano di dissuadere l’automobilista sparando un colpo di pistola in aria e poi altri spari rivolti agli pneumatici dell’auto per fermare la folle manovra ed evitare che potesse concretizzarsi il pericolo d’incidente.
Il soggetto, non curante dell’avvertimento, invertiva il senso di marcia ed imboccava in contromano la terza corsia di sorpasso, viaggiando ad altissima velocità percorrendo oltre tre chilometri in direzione di Alessandria, mettendo in serio e concreto pericolo l’incolumità’ degli altri automobilisti che incrociava nel percorso, i quali, allarmati, avevano incominciato a chiamare le sale operative delle forze dell’ordine.
Poco dopo, l’uomo, inseritosi in un by pass di corsia, si rimetteva nella carreggiata corretta, transitando a velocità sostenuta per ulteriori sette chilometri.
A quel punto, la pattuglia della Polstrada cercava di porsi all’inseguimento, sfruttando la corsia d’emergenza.
Dopo qualche chilometro, all’altezza ormai di Castellazzo Bormida (Al), veniva rinvenuta la golf abbandonata, ferma in mezzo all’autostrada, aperta e con il motore acceso, con lo pneumatico posteriore destro sgonfio, segno che gli spari avevano centrato la ruota ed interrotto così la fuga.
Immediatamente venivano diramate le ricerche dell’uomo alle numerose pattuglie di Polizia e Carabinieri intervenute nella zona, gravata da una pesante nebbia.
Nel frattempo, alcuni contadini avevano segnalato la presenza di un soggetto in fuga tra i campi attirati dal particolare della mancanza delle scarpe e giubbotto .
Alle 19:30, l’uomo veniva rintracciato in una cascina di Castellazzo Bormida da personale della Polstrada e quindi accompagnato presso il locale nosocomio per essere sottoposto a controlli medici, viste le condizioni di malessere dovute al freddo ed all’evidente alterazione psicofisica derivante dall’abuso di sostanze stupefacenti, così come dichiarato dallo stesso.
Considerata la gravità del fatto e delle circostanze con cui si è concretizzato il reato di resistenza a pubblico ufficiale, il soggetto veniva tratto in arresto e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria.