I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il locale Tribunale a carico di CASARIN Andrea, un quarantatreenne originario di Alessandria ma residente in provincia di Pavia, poiché ritenuto responsabile dell’omicidio di CORCINO GIL Altagracia, una domenicana allora trentenne, commesso il 27.06.2006 in un appartamento di Alessandria, dove la donna esercitava attività di prostituzione. Il cadavere della vittima era stato rinvenuto il 29.06.2006 nella camera da letto:
Peraltro, gli accertamenti autoptici non avevano riscontrato altre lesioni sul corpo, né segni di difesa, attribuendo la causa della morte all’azione combinata di asfissia e ferite da punta e taglio.
Avviate nell’immediatezza, le indagini – condotte dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di questo Comando anche con il supporto di attività tecnica – non avevano prodotto alcun riscontro utile all’identificazione dell’autore del reato, ancorché gli accurati rilievi eseguiti avessero consentito di repertare alcune tracce biologiche (DNA) e dattiloscopiche (impronte digit
Le indagini, comunque mai interrotte e mirate al monitoraggio di soggetti che via via emergevano come legati all’ambiente della prostituzione, su input del Nucleo Investigativo hanno recentemente consentito al R.I.S. di attivare un match tra la banca dati A.F.I.S. ignoti e la banca dati delle persone sottoposte a rilievi segnaletici, evidenziando come le impronte rivenute nel 2006 appartenessero a CASARIN Andrea, sottoposto a rilievi segnaletici in occasione di un suo arresto per droga avvenuto presso l’aeroporto di Malpensa il 10.12.2013 per reati inerenti alle sostanze stupefacenti. Nell’occasione, era stato sorpreso mentre era in attesa di un corriere proveniente da Santo Domingo con 6 kg di cocaina.
La conseguente riapertura del fascicolo processuale e l’avvio di un’articolata indagine condotta dal dipendente Nucleo Investigativo e supportata da attività tecniche e da numerosi servizi di ocp ha consentito di repertare un mozzicone di sigaretta abbandonato dall’indagato e contenente materiale genetico del medesimo che, in sede di successiva indagine tecnica del R.I.S. CC di Parma, è risultato compatibile con quello estrapolato dalle tracce biologiche
Le indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, proseguono per individuare tutti i contorni dell’efferato delitto.