La Polizia di Stato, nel corso di lunedì notte, interveniva all’interno di un’abitazione a Casale Monferrato, a seguito della richiesta di una donna che segnalava che il proprio figlio si era, poco prima, allontanato in stato confusionale.
All’arrivo degli operatori, risultavano evidenti i residui di un piccolo rogo. L’esame più approfondito dei luoghi permetteva di verificare l’esistenza di alcuni resti che, da successivo esame medico legale, venivano attribuiti a parti di un corpo umano.
Le indagini, svolte nell’immediatezza da personale della Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. di Casale Monferrato e della Squadra Mobile della Questura di Alessandria, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vercelli, consentivano di identificare il deceduto per Pietro Beccuti, di anni 61, disoccupato e di indirizzare le ricerche del presunto autore del suo omicidio, il figlio ventitreenne dell’uomo che, faticosamente, veniva localizzato nelle campagne della periferia casalese e accompagnato, per ulteriori accertamenti, presso i locali del Commissariato. Parallelamente veniva svolta una minuziosa attività di sopralluogo e repertamento, eseguita congiuntamente da personale del Posto di Polizia Scientifica del Commissariato e del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica della Questura di Alessandria, finalizzata all’acquisizione di ulteriori riscontri e che permetteva il sequestro di copioso materiale.
Nel contempo, il fermato rendeva piena confessione e, al termine della sua escussione e di quella delle numerose persone informate sui fatti, era sottoposto a fermo di indiziato di delitto per omicidio volontario e distruzione di cadavere e associato alla Casa Circondariale di Vercelli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Mistero sul movente e molti gli interrogativi su come abbia ucciso il padre e il ruolo della madre sul luogo del delitto.