L'ingresso del carcere torinese "Lorusso-Cutugno"

Nella serata di giovedì, Ferragosto, un detenuto marocchino armato di forbici ha iniziato a minacciare i presenti, pretendendo di essere trasferito di istituto. Lo spiega il segretario piemontese del SAPPE, Vicente Santilli: “Per dargli manforte, tutta la Sezione non è rientrata in cella, minacciando ulteriori disordini. I rumori e i disordini hanno scaldato gli animi dell’intera struttura ed anche i ristretti del piano sottostante hanno iniziato la protesta, con l’incendio di alcuni materassi”.

L’aria irrespirabile ha portato alla decisione di fare uscire tutti i detenuti dalla sezione, accompagnandoli nel cortile passeggi. Proprio in questo frangente un 25enne marocchino, approfittando della confusione, si è arrampicato sul muro tentando di darsi alla fuga. Scattato l’allarme, il marocchino è stato rintracciato mentre cercava un varco per superare il muro di cinta. Santilli sollecita l’assegnazione di un Comandante titolare al Reparto di Polizia Penitenziaria: “Va evidenziato l’impegno dei vari comandanti non titolari che si sono avvicendati in questi mesi presso il carcere di Torino, ma il Dap si adoperi per assegnare un nuovo comandante alla Casa circondariale torinese”.

E anche qui, da cittadini, verrebbe da chiedersi: ma questo Dap che tutti invocano, esiste o è una leggenda?

Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, è sconcertato: “Spaventa rivedere le fiamme in carcere a Torino. E’ ancora vivo in tutti noi quel che avvenne il 3 giugno 1989, quando presero fuoco i materassi accatastati e le fiamme aggredirono il braccio femminile. Persero la vita 8 detenute e 2 agenti del penitenziario, Rosetta Sisca e Maria Grazia Casazza. Ed è cosa da delinquenti irresponsabili commettere incendi in carcere, proprio a Torino poi…”.

Con tutta la comprensione e la solidarietà possibili per i Baschi Azzurri, cosa può arrivare da delinquenti in prigione?

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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