La Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato, con l’attenuarsi delle misure anti CV-19, ha aumentato i controlli sul territorio, in particolare nelle ore serali e notturne, impiegando giornalmente circa 25 pattuglie, con personale in divisa e in borghese, dedicando particolare attenzione alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori e al controllo della circolazione stradale, ottenendo i seguenti risultati:
– i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del NOR hanno arrestato un 28enne turco in esecuzione di un ordine per la carcerazione emesso dall’autorità giudiziaria di Milano per il reato di possesso di documento di identificazione falso commesso nel 2013, per cui dovrà scontare un anno di reclusione. Il NOR aveva iniziato l’attività con una minuziosa ricerca anagrafica di soggetti con nominativi simili, poiché il 28enne usava un alias per nascondere la vera o presunta identità con cui era ricercato. Dai primi indizi investigativi, si risaliva a un cittadino turco con un nome simile a quello contenuto nella richiesta dell’A.G., regolarmente residente in Casale e impiegato come pizzaiolo. L’esame minuzioso dei documenti, insieme ai controlli amministrativi di attività commerciali dove avrebbe potuto lavorare lo straniero, seguiti da pedinamenti, permetteva il rintraccio del ricercato, che aveva documenti con un nominativo diverso da quello contenuto negli atti giudiziari. La comparazione delle identità e la certezza che si trattasse del reale destinatario del provvedimento avveniva solo in seguito all’esame delle impronte digitali; – i Carabinieri dell’Aliquota Operativa hanno denunciato alla Procura dei Minori di Torino per furto in concorso due ragazze minorenni di origini straniere, sorprese a superare le barriere antitaccheggio con alimenti asportati e occultati per un valore di circa 60 euro; – i Carabinieri di Casale hanno eseguito nei confronti di un 33enne con precedenti di polizia un ordine di esecuzione per l’espiazione di una pena detentiva in regime di detenzione domiciliare di tre mesi per false dichiarazioni a pubblico ufficiale commesso nel 2011; – i Carabinieri di Occimiano hanno denunciato in stato di libertà per guida in stato di alterazione dovuta a uso di sostanze stupefacenti un 64enne con precedenti di polizia poiché, alla guida della propria auto, andava a sbattere in modo autonomo contro il muro di un abitazione, senza riportare lesioni. In seguito agli esami ematici, si accertava che il sinistro era stato causato dall’assunzione di stupefacenti. I Carabinieri procedevano al ritiro della patente mentre il veicolo veniva sequestrato ai fini della confisca; – i Carabinieri di Ozzano hanno denunciato in stato di libertà per guida sotto l’influenza dell’alcool in orario notturno un 34enne che, fermato e sottoposto al test, risultava avere un tasso alcoolemico di 1,10 g/l. I Carabinieri procedevano al ritiro della patente di guida; – i Carabinieri di Ticineto hanno denunciato in stato di libertà per acquisto di cose di sospetta provenienza un 59enne della bergamasca, titolare di una ditta del settore edile. La vicenda aveva inizio nel marzo del 2017, quando veniva sporta denuncia presso la Stazione Carabinieri di Ticineto per il furto di materiale da lavoro da un automezzo che trasportava trapani, demolitori e perforatori di una nota marca italiana avvenuto in Provincia di Pavia. Nell’aprile di quest’anno, la stessa azienda comunicava ai Carabinieri di Melegnano (MI) che presso una loro officina era stato portato in riparazione un demolitore, il cui modello e matricola corrispondevano a quello sottratto nel marzo del 2017. Rintracciato il proprietario del trapano-demolitore, lo stesso dichiarava di averlo comprato in Provincia di Milano, pagandolo 500 euro anziché 2.000, da una persona che non conosceva e non aveva mai visto prima. La vicenda si concludeva con la riconsegna del trapano-demolitore alla società proprietaria e con la denuncia del titolare dell’azienda edile per acquisto di cose di sospetta provenienza. |
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Compagnia Carabinieri di Acqui Terme: |
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I Carabinieri della Stazione di Ovada hanno denunciato sei giovani per la rissa avvenuta nella serata di sabato 15 maggio in piazza XX Settembre. Il tutto trae origine da un apprezzamento nei confronti di una ragazza che stava trascorrendo la serata nella centralissima piazza XX Settembre, proprio a due passi dalla Stazione Carabinieri. In quel luogo infatti erano presenti diversi gruppetti di ragazzi poco più che maggiorenni nei pressi di due locali pubblici molto frequentati, soprattutto dopo l’allentamento delle misure anti-Covid. Uno dei gruppi era formato da giovani lavoratori impegnati nelle opere di rifacimento del tratto autostradale e che, alla fine della giornata lavorativa, si erano diretti nella piazza per svagarsi. L’effetto scatenante è stato un apprezzamento considerato eccessivo nei confronti di una ragazza del luogo effettuato dal gruppetto di lavoratori. La situazione sarebbe degenerata, probabilmente anche a causa del fatto che i giovani avevano già assunto sostanze alcoliche, tanto da arrivare alle mani. Nel corso della lite, un 18enne del luogo veniva colpito alla testa in modo non grave, necessitando comunque di cure mediche e riportando ferite al cuoio capelluto con prognosi di otto giorni. L’immediato intervento dei Carabinieri, sopraggiunti anche dalle zone limitrofe, riportava subito la calma. Una decina di giovani sono stati accompagnati in Caserma per essere sentiti come testimoni del fatto, per addivenire all’esatta ricostruzione dell’accaduto. Nella circostanza la calma era già stata ripristinata e nel giro di poco tempo i giovani rimasti avevano fatto rientro a casa. Nei giorni seguenti, sulla scorta di quanto dichiarato dai testimoni e dal giovane che aveva avuto la peggio, anche grazie alla visione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza comunali e di un esercizio pubblico, la scena veniva ricostruita e venivano identificati gli altri partecipanti, tra l’altro ospiti di un albergo della zona per motivi di lavoro. Si tratta di quattro kosovari di 18, 19, 21 e 24 anni e di un 25enne italiano. Per tutti è scattata la denuncia in stato di libertà per rissa. Sono in corso ulteriori indagini per verificare se all’evento abbiano partecipato altri soggetti. | |
Compagnia Carabinieri di Tortona: | |
Nell’ambito di specifici controlli del territorio effettuati, i Carabinieri della Compagnia di Tortona hanno arrestato:
– un 43enne bulgaro, pluripregiudicato, per furto aggravato, resistenza, minacce, oltraggio a Pubblico Ufficiale e danneggiamento aggravato. Nel pomeriggio del 18 maggio 2021, i Carabinieri di Tortona sono intervenuti presso il locale Supermercato Esselunga, dove era stato fermato un cittadino straniero resosi responsabile del furto di svariato materiale elettrico, per il valore di oltre 130 euro. L’uomo, in evidente stato di alterazione psicofisica dovuto all’assunzione di alcoolici, veniva condotto presso gli uffici della Stazione, dove minacciava e oltraggiava gli operanti e danneggiava una scrivania. Dopo avere trascorso la notte in camera di sicurezza, nel pomeriggio di ieri, il Tribunale di Alessandria convalidava l’arresto disponendo il divieto di dimora nella Provincia di Alessandria, fissando l’udienza per il giorno 14 giugno 2021; – un 17enne rumeno, gravato da precedenti di polizia, per furto aggravato in concorso. Nel pomeriggio del 18 maggio 2021, i Carabinieri di Pontecurone intervenivano presso il locale negozio “Scarpe & Scarpe”, dove era stato fermato, dopo un breve inseguimento, un cittadino straniero resosi responsabile del furto aggravato di una maglietta, del valore di 20 euro, mentre il complice era riuscito a guadagnarsi la fuga. Il giovane, infatti, dopo avere strappato la placca antitaccheggio, danneggiando il capo di abbigliamento, lo aveva indossato uscendo dal negozio, inseguito e bloccato dalla guardia giurata presente. Al termine delle formalità di rito, i Carabinieri traducevano il minore presso il Centro di Prima accoglienza minorile di Torino, a disposizione dell’A.G. per l’udienza di convalida prevista per la giornata odierna. |
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