La Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato ha impiegato molte risorse investigative nel campo della prevenzione e repressione dei reati informatici in particolare e delle truffe in generale. Reati, i predetti, commessi utilizzando “tecniche” sempre più sofisticate. Il volume degli affari generati dal “Web shopping” è cresciuto in maniera esponenziale, mettendo in evidenza anche un aumentato interesse delle aziende e dei consumatori italiani verso i mercati stranieri. Tuttavia, in Rete, la piena tutela del consumatore appare difficile da raggiungere, soprattutto se si decide di comprare all’estero, dove vige una normativa differente. E questo è innegabile quando si compra un bene che non si è visto materialmente da un venditore che non si è mai conosciuto e che, se ci sono dei problemi, non ha il negozio sotto casa dove andare a reclamare.
Il rapporto tra venditore e consumatore nel commercio elettronico muta svolgendosi in uno spazio virtuale, che rende difficile l’instaurazione di un rapporto fiduciario. Il quadro si complica se si pensa ai “terzi” che possono intromettersi con intenti non sempre chiari e pacifici. Le transazioni “on line” aprono lo scenario a nuove forme di crimine, come il furto dei codici delle carte di credito o la violazione all’accesso e all’uso dei dati sensibili. Alcuni consigli possono evitare di essere truffati da incauti acquisti: – diffidare sempre dagli acquisti molto convenienti e dai guadagni facili; spesso si tratta di truffe o di merce rubata; – non partecipare a lotterie non autorizzate e non acquistare prodotti miracolosi od oggetti presentati come pezzi d’arte o d’antiquariato se non si è certi della provenienza; – non accettare in pagamento assegni bancari da persone sconosciute. Nel campo della repressione alle truffe e dei reati affini sono stati ottenuti i seguenti risultati: – i Carabinieri della Stazione di Ticineto, a conclusione degli accertamenti in seguito alla querela presentata da un cittadino di Trino, hanno denunciato in stato di libertà per truffa un 54enne di Biella, disoccupato, con numerosi pregiudizi di polizia, poiché avrebbe proposto finanziamenti a privati mediante delle inserzioni online, inducendo la vittima a versare su una carta Postepay a lui intestata, in diversi momenti e con continui pretesti legati al disbrigo delle pratiche del finanziamento, circa mille euro, rendendosi poi irreperibile; – i Carabinieri della Stazione di Balzola, a conclusione degli accertamenti in seguito alla querele presentate da: · un cittadino di Villanova Monferrato, hanno denunciato in stato di libertà per truffa un 35enne di Carpi (MO) con numerosi pregiudizi di polizia, poiché avrebbe proposto la vendita online di pneumatici per macchine agricole, facendosi accreditare su un conto corrente bancario 450 euro, non recapitando la merce e rendendosi irrintracciabile; · un cittadino di Balzola, hanno denunciato in stato di libertà per truffa e sostituzione di persona un 50enne di Rolo (RE), con numerosi pregiudizi di polizia legati alle truffe, poiché, presentandosi sotto falso nome, si sarebbe dimostrato interessato all’acquisto dell’auto di proprietà della vittima, riuscendo a farsi accreditare sul conto corrente, attraverso uno sportello ATM, la somma di 536 euro, il tutto grazie a false informazioni fornite al venditore dell’auto, rendendosi poi irreperibile; – i Carabinieri della Stazione di Ponzano, a conclusione dell’attività investigativa scaturita dalla querela presentata da un cittadino di Alfiano Natta, hanno denunciato in stato di libertà per falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico il fratello della vittima, un 51enne di Rivoli (TO), disoccupato, con pregiudizi di polizia, poiché, in seguito al decesso del padre, tramite una falsa dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, avrebbe estromesso il fratello dalle quote ereditarie. |
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Carabinieri Forestali – Gruppo di Alessandria: | |
La Stazione Carabinieri Forestale di Stazzano, con l’ausilio dell’Unità Cinofila Antiveleno di Cuneo, inserita nel progetto “WOLF ALPS”, ha provveduto alla bonifica dell’area lungo il torrente Borbera, in località Castel Ratti del Comune di Borghetto di Borbera, a seguito del decesso di un cane per avvelenamento e dell’attivazione da parte del Sindaco del protocollo previsto dall’Ordinanza del Ministero della Salute – Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati. L’area è stata perimetrata con apposita cartellonistica e la ricerca di ulteriori esche e bocconi ha dato esito negativo. | |