Casale Monferrato, il Capitano Christian Taparro ha assunto il Comando della Compagnia Carabinieri di Casale Monferrato. Classe ’73, si è laureato a pieni voti in Scienze Politiche presso l’Università di Torino e, successivamente, ha conseguito altri due titoli accademici in Scienze Criminologiche Applicate e in Scienze dell’Amministrazione. Come prima esperienza militare ha prestato servizio nei paracadutisti dell’Esercito e dopo la laurea, nel 1999 si è arruolato nell’Arma come sottufficiale. In servizio per circa otto anni nel ROS presso le sedi di Milano e Torino, nel 2009, quale vincitore di concorso, è diventato Ufficiale, frequentando il corso presso la Scuola Ufficiali dei Carabinieri di Roma, al termine del quale è stato assegnato al Comando del NOR della Compagnia Carabinieri di Verbania; incarico che ha retto fino al settembre di quest’anno.
Bassignana, i Carabinieri hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino italiano di 48 anni, residente in provincia di Alessandria, pregiudicato. L’uomo è stato fermato a Spinetta Marengo sulla SP 10 alla guida della sua auto perché la sua condotta di guida era evidentemente irregolare. Datele sue condizioni fisiche, è stato sottoposto al test dell’etilometro che ha accertato un tasso alcolemico di circa 1,70 g/l, oltre il triplo del limite consentito dalla legge. Per lui la denuncia all’Autorità Giudiziaria, con ritiro della patente e sequestro del mezzo.
Alessandria, i Carabinieri hanno denunciato per furto due cittadini italiani, un uomo e una donna di 21 e 20 anni, pregiudicati, residenti in provincia di Asti e Torino. Una pattuglia è intervenuta presso l’Esselunga di corso Borsalino perché il personale di vigilanza del negozio ha fermato un uomo e una donna con della merce rubata. L’uomo ha dichiarato, infatti, che i due ragazzi avevano un atteggiamento sospetto ed ha seguito le loro mosse. I due giovani sono stati sorpresi a prelevare delle confezioni di prodotti alimentari che poi hanno riposto nel cestino della spesa. Successivamente, però, la donna ha nascosto la merce all’interno della borsa. Dopo essersi recati alla cassa con l’intento di pagare solo del pane, sono stati fermati dall’addetto alla vigilanza. Sono intervenuti sul posto i Carabinieri, che hanno restituito al negozio la merce rubata (per un valore di circa 100 euro) e denunciato i due giovani.
Alessandria, i Carabinieri hanno denunciato per tentato furto aggravato un cittadino italiano di 22 anni, pregiudicato, residente in provincia di Torino. Una pattuglia è intervenuta presso il supermercato all’interno del centro commerciale Panorama perché il personale di vigilanza ha sorpreso il ragazzo mentre rubava prodotti di elettronica. Dopo l’intervento dei Carabinieri, è stato riscontrato che il giovane era in possesso di una borsa di stoffa rivestita all’interno con carta stagnola e scotch in modo tale da renderla schermata e attraversare le casse senza attivare le barriere antitaccheggio. Tutta la merce, dal valore di 100 euro circa, è stata restituita al responsabile dell’esercizio commerciale ed il 22enne è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentato furto aggravato.
Solero, i Carabinieri hanno denunciato per fuga a seguito di incidente stradale un cittadino italiano di 57 anni, residente in provincia di Alessandria. Intorno alle 17.30, una pattuglia è intervenuta sulla SP 10 perché una donna aveva chiesto soccorso riferendo al 112 che un uomo, alla guida di un veicolo, aveva tamponato la sua macchina e poi si era rifiutato di scambiare i dati e compilare il modulo di constatazione amichevole, allontanandosi, nonostante la donna gli avesse detto che sentiva dei forti dolori al collo. La donna, una 19enne, la donna è stata soccorsa per le lesioni riportate ed ha riferito la targa del mezzo che l’ha tamponata. Dopo avere effettuato i rilievi del sinistro stradale, è stato rintracciato il proprietario del veicolo. La sua patente è stata immediatamente ritirata e l’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per fuga a seguito di incidente con danni alle persone.
Novi Ligure, i Carabinieri hanno denunciato un pensionato novese di 60 anni, incensurato, responsabile del reato di tentata estorsione.L’uomo avrebbe spedito biglietti intimidatori anonimi per posta ordinaria ad alcuni commercianti della zona, con scritte in stampatello, prospettandogli la necessità di corrispondere non meglio precisate somme di denaro al fine di ottenere “protezione”, minacciando ritorsioni qualora si fossero rivolti ai carabinieri, e avvertendo che a breve si sarebbe presentato un uomo incaricato di riscuotere il denaro.
I biglietti minatori, nonostante la mancata presentazione nei giorni successivi di chi avrebbe riscosso “il pizzo”, avevano comunque destato molta preoccupazione, anche per via del tono ricattatorio degli stessi, che riportavano scritte del seguente tenore: “Sappiamo tutto di te, hai bisogno di protezione o avrai molti guai… Vicino a te un nostro amico ti consiglierà per non avere problemi” oppure “Hai avvertito gli sbirri… scoppierà una bomba con i chiodi e non avrai più clienti. Tutti già pagano”.
I biglietti, arrivati nel giro di qualche giorno ad almeno quattro diversi commercianti alla fine del mese di marzo e poi nuovamente a luglio, sono stati da subito portati ai Carabinieri. Non è stata sottovalutata alcuna pista, sono aumentati i controlli in zona e sono stati analizzati approfonditamente tutti i dettagli, a partire da quelli comuni ai diversi commercianti, fino ad arrivare all’uomo. I sospetti si sono concentrati sul sessantenne anche grazie al contributo del Comune di Novi Ligure, che ha fornito diversa documentazione sui numerosi esposti inviati dallo stesso. L’uomo, infatti, nel tempo, aveva più volte sollevato diverse rimostranze contro alcuni commercianti e di conseguenza anche contro il Comune, per delle autorizzazioni concesse e a suo avviso inopportune.
Alla base del gravissimo gesto c’era probabilmente un rancore di fondo, che l’uomo ha così crudelmente sfogato, senza tenere conto delle conseguenze che avrebbe potuto comportare, o forse tenendone conto ed esacerbando volutamente le frasi utilizzate. È quanto si dovrà chiarire in questa assurda quanto inammissibile vicenda.
L’attività d’indagine è stata ultimata con la perquisizione che ha inchiodato l’uomo alle sue responsabilità. È stato infatti rinvenuto presso la sua abitazione il materiale utilizzato per la composizione dei biglietti intimidatori.
Interrogato dai Carabinieri di Novi Ligure, delegati dall’Autorità Giudiziaria titolare dell’indagine, l’uomo ha ammesso tutto ma non ha saputo fornire spiegazioni convincenti. Al momento sono cinque i commercianti che hanno denunciato la vicenda, ma è probabile che altri siano stati fatti oggetto di medesime intimidazioni e sono pertanto invitati a presentarsi negli uffici della caserma di Novi Ligure per sporgere denuncia. È molto importante, infatti, ricostruire tutti gli episodi, al fine di circostanziare l’esatta portata della condotta dell’uomo.
Arquata Scrivia, è stato convalidato l’arresto operato dai Carabinieri di Arquata Scrivia del 27enne responsabile dell’investimento di una donna e della tentata fuga dai carabinieri intervenuti. La ricostruzione dei fatti ha permesso di accertare che, il giorno dell’evento, il ragazzo si stava recando a casa della ex fidanzata a Formighezzo, borgata del Comune di Grondona, per un chiarimento dopo l’interruzione della relazione sentimentale. Avrebbe preso quindi l’autovettura del compagno della madre, da tempo inutilizzata, e per questo sprovvista di assicurazione.
Lungo la strada, percorsa ad alta velocità, giungeva in una strettoia, dove, al fine di evitare un autobus, sterzava, perdendo il controllo del veicolo e investendo la donna che si trovava sul ciglio della strada. Ciononostante, proseguiva la sua corsa verso la casa dell’ex fidanzata, con la quale avrebbe litigato in modo acceso, forse anche per lo stato di alterazione psicofisica, al punto da essere cacciato dal padre della ragazza. Nel frattempo, la donna investita è stata soccorsa e trasportata in ambulanza a Novi Ligure, mentre i Carabinieri di Arquata Scrivia giungevano sul luogo dell’incidente. Durante l’interrogatorio dei testimoni, tra cui l’autista dell’autobus, il 27enne, di ritorno dalla casa della ex fidanzata, ha transitato nuovamente lungo la via, ma è stato riconosciuto dai presenti. Immediatamente hs ingranato la retromarcia ed iniziatola folle fuga. Comportamento che avvalora la sua cattiva fede in luogo della dichiarazione di non essersi accorto di avere investito la donna. Versione smentita anche dai testimoni, che dopo l’impatto hanno chiaramente visto la 147 rallentare fino quasi a fermarsi, per poi ripartire ad alta velocità.
La donna investita rimane in osservazione per un versamento pericardico presso l’Ospedale di Novi Ligure, dove è stata medicata per le fratture riportate.