Ponzano Monferrato.
Il 14 marzo 2017, presso la “comunità” di Castelletto Merli (AL), i Carabinieri ella Stazione di Ponzano M.to hanno tratto in arresto, in ottemperanza ad ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dal Tribunale di Bolzano, il minore straniero (peruviano) C.M.T., che dovrà scontare un residuo pena per gg.20 di reclusione per il reato di furto aggravato in abitazione. Il minore, dopo le formalità di rito, è stato tradotto presso il carcere minorile di Torino.
Ticineto.
I Carabinieri della Stazione di Ticineto, il 12 marzo 2017, hanno deferito in stato di libertà E.G.,29enne rappresentante trinese, sorpreso a bordo della propria vettura, nella notte precedente, con un tasso alcolico pari a 1,67 g/l. La patente è stata ritirata per la sospensione.
Ozzano Monferrato.
I Carabinieri della Stazione di Ozzano Monferrato, il giorno 14 marzo 2017 hanno deferito in stato di libertà G.C., 45enne ozzanese, il quale, nel pomeriggio del 08 marzo 2017 in quel comune, a passeggio con il proprio cane di razza “pitbull”, ometteva la dovuta custodia e vigilanza consentendo indirettamente che l’animale ferisse due ignari passanti, anch’essi a passeggio con il proprio cane. Trasportati presso il Nosocomio di casale M.to, venivano refertati con gg. 7 e 15 di prognosi. L’accusa è quella di lesioni personali colpose.
Casale Monferrato.
I Carabinieri del NOR di Casale M.to, il 15 marzo 2017, hanno deferito in stato di libertà un gruppo di cinque minori (4 stranieri ed un italiano) che, verso le ore 22.30 del 14 marzo 2017, in Casale M.to presso l’area “Fiera di San Giuseppe”, asportavano, previa forzatura del furgone-bancarella vendita dolciumi, prodotti dolciari per un valore di circa 1.000 euro. L’intervento dell’autoradio consentiva l’identificazione dei minori ed il recupero dell’intera “golosa” refurtiva, prontamente restituita al proprietario.
Alessandria.
Nuova operazione antidroga portata a termine dai Carabinieri della Compagnia di Alessandria nei pressi della stazione ferroviaria, conclusasi con altri due arresti. Infatti, i militari del Nucleo Operativo hanno arrestato per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti BOUCHAID NAJIB e MOHCINE MIQOI, cittadini marocchini di 42 e 29 anni, pluripregiudicati, il 29enne già sottoposto all’obbligo di firma per fatti inerenti gli stupefacenti. Alle 12.00 circa del 14 marzo, i militari in borghese controllavano la zona di piazzale Curiel verso il lato dei giardini dove si trova il laghetto, osservando i movimenti dei due uomini, già ben noti per i loro precedenti per stupefacenti, i quali erano seduti su una panchina. Iniziava così la paziente osservazione dei loro movimenti visto che non avevano motivo per stare in quel luogo per così tanto tempo e, dopo un po’, venivano notati mentre NAJIB prima riceveva dal MIQOI e poi cedeva a un uomo, in cambio di una banconota, un involucro. Veniva subito bloccato l’acquirente, un cittadino italiano di 31 anni, pregiudicato, trovato in possesso dell’involucro contenente 2,5 grammi di hashish, comprato per la somma di 5 euro. Nel frattempo venivano fermati i due marocchini e a uno di loro veniva trovata proprio la banconota da cinque euro nelle tasche. Una volta giunti i rinforzi, i militari chiedevano l’intervento dell’unità cinofila antidroga Fox della Polizia Locale di Alessandria che proprio nel punto in cui era andato MIQOI a prendere l’involucro poi consegnato a NAJIB, ovvero un cespuglio sotto un albero, trovava un pezzo di hashish di 12 grammi di hashish. Nel corso della perquisizione domiciliare del MIQOI venivano trovati altri cinque grammi di hashish. La droga e i soldi, provento dell’attività illecita, venivano quindi sequestrati e i due, che non lavorano e hanno precedenti specifici anche recenti per stupefacenti, venivano arrestati per lo spaccio e detenzione di stupefacenti. Entrambi, al termine delle attività, venivano accompagnati presso le loro abitazioni in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza direttissima svoltasi nel pomeriggio del 15 marzo e conclusasi con la convalida degli arresti, il rinvio dell’udienza e l’applicazione al MIQOI della misura dell’obbligo di firma mentre al NAJIB veniva imposto il divieto di dimora ad Alessandria e concesso il nulla osta all’espulsione. Entrambi venivano immediatamente liberati.
Ben sette le persone denunciate nell’arco di poche ore nel pomeriggio del 13 marzo da parte dei Carabinieri della Compagnia di Alessandria. Il pomeriggio di super lavoro iniziava con i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria che denunciavano per tentato furto una cittadina rumena di 33 anni, pregiudicata e domiciliata in città. Una pattuglia, intorno alle 13.30, interveniva presso l’Esselunga di corso Borsalino perché il personale di vigilanza aveva fermato la donna con della merce rubata. Giunti sul posto, i militari accertavano che l’addetto alla vigilanza aveva visto girare nel negozio con atteggiamento sospetto la donna con un bambino tenuto nel passeggino, decidendo quindi di seguirla. La donna veniva vista prelevare della merce che poi nascondeva in una sacca riposta nel porta oggetti del passeggino. Al termine del giro, si portava alle casse dove pagava solo del latte, ma veniva fermata dall’addetto alla vigilanza che le faceva notare che aveva della merce rubata. Veniva contattato il 112, con il successivo arrivo di una gazzella. I militari accertavano il tentativo di furto e tutta la merce, intimo e prodotti di bellezza del valore di circa 60 euro, veniva restituita al responsabile dell’esercizio commerciale mentre la donna veniva invece denunciata all’Autorità Giudiziaria. Neanche il tempo di terminare i verbali ed erano i militari della Stazione Alessandria Principale a denunciare in stato di libertà per furto aggravato due cittadine rumene di 27 e 20 anni, domiciliate in provincia di Genova e pregiudicate. La pattuglia, intorno alle 15.30, interveniva sempre presso l’Esselunga perché il personale di vigilanza aveva fermato altre due donne con della merce rubata. Giunti sul posto, i militari accertavano che l’addetto alla vigilanza aveva visto girare nel negozio le due donne con i loro figli piccoli tenuti in braccio, le quali venivano seguite. Le donne venivano viste prelevare della merce che mettevano nel cestino della spesa e successivamente, in punto nascosto del supermercato, nascondevano quella merce nelle loro borse. Poi si portavano alle casse dove pagavano solo una confezione di carta igienica, ma venivano fermate dall’addetto alla vigilanza. Veniva contattato il 112, con il successivo arrivo di una pattuglia. I militari accertavano il furto e tutta la merce, intimo, prodotti vari e lamette del valore di circa 330 euro, veniva restituita al responsabile dell’esercizio commerciale mentre le donne venivano invece denunciate all’Autorità Giudiziaria. Nel frattempo un’altra gazzella veniva inviata al centro commerciale Panorama, dove i militari denunciavano per tentato furto aggravato e furto aggravato tre giovani, di 19, 18 e 15 anni, residenti in provincia di Alessandria. La gazzella, intorno alle 17.00, interveniva nel supermercato perché il personale di vigilanza aveva fermato i tre ragazzi con della merce rubata. Giunti sul posto, i militari accertavano che l’addetto alla vigilanza aveva visto girare con fare sospetto i tre, i quali venivano seguiti. La guardia poteva notare che i tre prima mangiavano dei dolci, poi aprivano la confezione di una forbice e infine andavano nella corsia dei prodotti elettronici dove, con la forbice, aprivano la confezione di una cassa audio per cellulare, abbandonando la confezione su uno scaffale mentre l’oggetto veniva nascosto dal 15enne in una tasca dei pantaloni. Si portavano quindi verso l’uscita senza acquisti dove venivano fermati e messi di fronte all’evidenza. Veniva contattato il 112, con il successivo arrivo di una gazzella. I militari accertavano il tentativo di furto della cassa audio e anche di alcune calze, mentre nelle tasche del 15enne veniva trovato un caricabatterie nuovo, non prelevato al Panorama. Rapidi accertamenti permettevano di scoprire che il caricabatterie era stato rubato da Trony dove i tre giovani erano sati visti entrare due volte nel giro di pochi minuti e dove veniva ritrovata la confezione danneggiata del prodotto. La refurtiva, del valore complessivo di alcune decine di euro, veniva restituita ai responsabili degli esercizi commerciali mentre i tre giovani venivano invece denunciati all’Autorità Giudiziaria. Nello stesso pomeriggio, i militari della Stazione di Solero hanno denunciato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti un 16enne, con precedenti di polizia, denunciato anche per furto aggravato di cellulare in concorso con un altro sedicenne. Nel corso di una perquisizione domiciliare svolta nella casa del primo sedicenne, i militari rinvenivano un sacchetto contenente circa 20 grammi di marijuana contenente, un bilancino di precisione con residui di stupefacente e materiale vario per il confezionamento, che veniva tutto posto sotto sequestro. Inoltre, lo stesso sedicenne e un suo coetaneo venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria minorile perché individuati come gli autori materiale del furto di un telefono cellulare commesso nei giorni scorsi nei confronti di un 19enne. I due ammettevano di avere rubato il telefono, permettendo ai militari di ritrovarlo dove lo avevano lasciato e di restituirlo al proprietario.
Valenza.
I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per truffa aggravata un cittadino italiano di 29 anni, pluripregiudicato anche per fatti analoghi. L’uomo, residente nel siracusano, è stato individuato quale l’autore del tentativo della nota “truffa dello specchietto” commessa in danno di un automobilista del posto. La tecnica è semplice perché il malvivente individua il “bersaglio”, solitamente un automobilista in fase di incrocio o di sorpasso, finge un danno allo specchietto retrovisore della sua auto e chiede il risarcimento di un presunto danno subito. Infatti, il malvivente mostra all’altro conducente lo specchietto rotto della propria autovettura e sostiene che si è danneggiato nel presunto impatto. Un fatto analogo è capitato a Valenza mattina dell’11 marzo quando a una 73enne è stato chiesto di risarcire un danno, in realtà da lei mai provocato, pari a 70 euro perché il truffatore la accusava di avergli rotto lo specchietto. Il truffatore, in compagnia di una donna e un bambino, accusava la donna del danneggiamento dello specchietto che mostrava rotto, insistendo per essere ripagato immediatamente del danno senza ricorrere all’assicurazione. L’anziana per risolvere la questione dava all’uomo 70 euro e poi tornava alla sua macchina per vedere i danni che aveva, scoprendo che sulla sua portiera aveva del grasso da meccanico che sembrava da lontano un’abrasione da sfregamento, ma in realtà non vi era alcun danno. Partendo dalle denuncia e visto che in passato erano accaduti fatti simili e il truffatore descritto dalle due vittime corrispondeva a un uomo già in precedenza identificato, veniva preparato un fascicolo fotografico da mostrare alla vittima la quale, nel corso di una individuazione fotografica, riconosceva proprio il 29enne che veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per truffa aggravata.
Alessandria.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato in stato di libertà per tentato furto aggravato tre minorenni, di origini rumene e albanesi, di 17 e 15 anni, residenti in provincia di Alessandria. Una gazzella, intorno alle 12.00 del 14 marzo, interveniva presso un negozio di abbigliamento di via Giordano Bruno perché il personale dipendente aveva fermato tre giovani con della merce rubata. Giunti sul posto, i militari accertavano che un dipendente del negozio notava uno dei tre fuori dai camerini che si guardava intorno con fare sospetto e parlava con gli altri due dentro distinti camerini. Poco dopo usciva uno dei giovani da un camerino senza alcun indumento in mano e gli veniva chiesto dove avesse messo la maglia che era stato visto portare nel camerino. A quel punto, vistosi scoperto, toglieva la maglia che aveva già indossato, dopo aver strappato il sistema antitaccheggio il quale era stato buttato per terra nel camerino. Dall’altro camerino usciva l’altro giovane con una maglia nera in mano alla quale era stato staccato l’antitaccheggio. Venivano quindi fermati dagli addetti del negozio e veniva contattato il 112, con il successivo arrivo di una gazzella. I militari accertavano il tentativo di furto e la merce, del valore di circa 25 euro, veniva restituita al responsabile dell’esercizio commerciale mentre i tre ragazzi venivano denunciati all’Autorità Giudiziaria minorile.
I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno denunciato per furto aggravato di gas due coniugi, cittadini italiani di 52 e 47 anni. I militari svolgevano delle indagini a seguito di un controllo svolto i mesi scorsi da personale AMAG presso un’abitazione del centro città. Il controllo a casa della coppia veniva effettuato perché era evidente la manomissione degli impianti di fornitura gas e il conseguente prelievo indebito. I militari accertavano che dal 2013, data in cui il contatore era stato rimosso per morosità e manomissione di sigilli, al maggio 2016, data dell’ultimo controllo, i due avevano sempre risieduto nella casa fruendo del servizio gas senza pagarlo. Veniva quindi calcolato quanto prelevato dalla coppia ovvero oltre 16.700 metri cubi di gas, per un valore di circa 12.600 euro. I due occupanti dell’alloggio venivano quindi denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.