Cerrina.
Nel fine settimana i Carabinieri della Stazione di Cerrina (AL) hanno denunciato in stato di libertà due pregiudicate genovesi, rispettivamente di 47 e 73 anni e un 23enne albanese senza fissa dimora, ritenuti responsabili del reato di ricettazione. Questi lo scorso 17 febbraio si erano presentati da un signore di Cerrina proponendogli l’acquisto di pietre preziose del valore dichiarato di 8.000 mila euro ma che all’uomo sarebbero costati solo 2.000. Al loro ritorno però, i tre hanno trovato ad attenderli i Carabinieri. Alla richiesta di spiegazioni in ordine alla provenienza dei preziosi, i tre non hanno saputo fornire spiegazioni per cui la merce è stata posta sotto sequestro in attesa delle verifiche del caso in ordine alla loro provenienza.
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Alessandria.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per tentata rapina impropria, lesioni personali e danneggiamento aggravato Mohammed GHAYATE, cittadino marocchino di 22 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio. I militari, poco dopo le 18.30 del 18 febbraio, intervenivano presso il negozio Juice Apple di via Migliara perché il titolare e gli addetti alle vendite avevano tentato di fermare un ladro che scappava con un orologio rubato ed era in corso con lui una violenta colluttazione. Giunti rapidamente sul posto, i militari, bloccavano GHAYATE, già conosciuto per i suoi trascorsi giudiziari, e lo ammanettavano subito dopo avere saputo che aveva rubato un orologio del valore di 470 euro e aveva aggredito con violenza i tre inseguitori. Il giovane era entrato nel negozio Juice Apple e, alle 18.30 circa, dopo avere staccato un orologio dagli alloggiamenti allarmati presenti sui banchi vendita, uscendo faceva attivare l’antitaccheggio. Subito il titolare e due dipendenti lo inseguivano, mentre il ladro trovava rifugio all’interno del negozio Oviesse, comunicante con Juice, dove lo raggiungevano mentre tentava di confondersi tra la gente, e alla fine lo fermavano. GHAYATE reagiva con violenza e li spintonava, colpendoli anche con calci e pugni. Un inseguitore cadeva a terra e veniva colpito con un calcio in pancia, gli altri subivano dei graffi sulle braccia. Lui si armava anche di una penna, che impugnava e brandiva come un pugnale, e cercava invano di colpirli, ma alla fine lo bloccavano. Intanto, arrivavano nel negozio i due militari della gazzella e il ladro, capito di non avere scampo, tirava fuori dalla tasca l’orologio rubato, del valore di ben 470 euro, e lo restituiva, venendo a quel punto ammanettato. Veniva anche accertato che durante la colluttazione all’interno dell’Oviesse, il giovane aveva buttato per terra dei pannelli promozionali e pubblicitari con basamento in vetro, uno dei quali si è anche frantumato, provocando quindi anche un danno a quest’ultimo esercizio commerciale. Il titolare del negozio e un dipendente di Juice Apple si recavano successivamente al pronto soccorso dove venivano curati e dimessi rispettivamente con sette e due giorni di cure per contusioni in varie parti del corpo. Nel frattempo, i militari procedevano ad arrestare il 22enne per tentata rapina impropria, lesioni personali e danneggiamento aggravato e ad accompagnarlo presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa dell’udienza direttissima tenutasi la mattina del 20 febbraio e conclusasi con la convalida dell’arresto, con la condanna dell’uomo a un anno, quattro mesi e 20 giorni di reclusione e 300 euro di multa, la sospensione condizionale della pena e la sua immediata liberazione.
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Alessandria.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per tentata rapina impropria e lesioni personali Andrea Giordano Scotti, di 45 anni, residente in provincia di Genova. I militari, alle 15.00 circa del 16 febbraio, intervenivano presso il negozio Decathlon di via Torino in quanto il personale addetto alle vendite aveva fermato, poco dopo le casse, un uomo che tentava di allontanarsi senza pagare della merce e, che per guadagnare la fuga, aveva aggredito due dipendenti del negozio. Giunti sul posto rapidamente, i militari prendevano in consegna l’uomo fermato, identificandolo e ricostruendo quanto successo. Verificavano che il 45enne era entrato nel negozio con un carrello e, dopo avere prelevato dai banchi vendita diversi prodotti, entrava in un camerino dove danneggiava le confezioni, rompendole e impossessandosi di prodotti per alpinismo, ovvero moschettoni, ganci per arrampicata a contapassi, del valore di circa 100 euro. Nascondeva poi le confezioni rotte sotto altri prodotti presenti nel suo carrello, nascondeva la merce sotto i vestiti, abbandonava il carrello stesso e si recava alle casse con un solo pantaloncino che pagava, uscendo dal locale. Ma all’uscita veniva fermato da un addetto del negozio che aveva capito che aveva dei prodotti non pagati perché lo aveva visto abbandonare il carrello con le confezioni rotte nascoste sotto altri prodotti. Invitava l’uomo a restituire quanto rubato, ma lo Scotti reagiva in maniera violenta, afferrando l’addetto del negozio per il collo colpendolo con una testata. Nasceva una colluttazione e il dipendente del negozio, aiutato da altri colleghi e clienti, riusciva a bloccarlo e consegnarlo ai Carabinieri. Il dipendente del negozio veniva invece accompagnato presso il pronto soccorso dove veniva curato e dimesso con quattro giorni di cure per trauma cranico e trauma contusivo a un piede. A quel punto, i militari procedevano ad arrestare il 45enne per tentata rapina impropria e, una volta condotto in caserma, veniva trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Alessandria in attesa del rito direttissimo tenutosi la mattina del 18 febbraio, conclusosi con la convalida dell’arresto, con la condanna dell’uomo a nove mesi di reclusione, la sospensione condizionale della pena e la sua immediata liberazione.
Alessandria.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per danneggiamento aggravato Adil Ahabchane, cittadino marocchino di 32 anni, pluripregiudicato, domiciliato in provincia di Pavia. Due gazzelle intervenivano verso le 04.00 del 18 febbraio presso la stazione ferroviaria perché una guardia giurata in servizio nella struttura aveva allertato il 112, comunicando che un nordafricano aveva appena frantumato una porta di ingresso alla stazione, dandosi poi alla fuga nonostante avesse una ferita alla mano. Le gazzelle giungevano rapidissime sul posto e le ricerche portavano ad individuare e fermare immediatamente il marocchino, intercettandolo in una panchina dei giardini dove si tamponava la ferita alla mano. Dopo averlo bloccato, i militari ricostruivano con la guardia giurata quanto accaduto, ovvero che l’addetto alla vigilanza aveva sorpreso il marocchino all’altezza del binario 1 in un orario di chiusura della stazione, quando nessuno può più accedere alla struttura. Il maghrebino aveva una mano ferita e, dopo avergli chiesto se aveva bisogno di cure, la guardia giurata lo invitava ad uscire dallo stabile. Accompagnandolo alle porte, la guardia giurata notava una porta a vetri completamente abbattuta, con cocci di vetro ovunque e, a quel punto, capiva che il marocchino sanguinante era l’autore del danneggiamento perché aveva sfondato la porta per accedere all’interno. Il 32enne marocchino cercava di allontanarsi, ma veniva bloccato dalla guardia giurata e dai carabinieri subito intervenuti. Veniva anche accertato che l’uomo è solito giungere ad Alessandria con il treno che arriva da Miclano alle 01.00 di notte e, generalmente, rimane su una carrozza per dormire. Ma quella sera personale della polizia ferroviaria, durante un controllo, lo aveva costretto ad abbandonare il treno e l’intera struttura. Alle 04.00, stufo di girare, aveva deciso di rientrare in stazione e non trovava di meglio che abbattere letteralmente, con calci probabilmente, una delle pesanti porte a vetri di ingresso che di notte vengono chiuse per sicurezza. Il marocchino veniva quindi curato dal personale del 118 per la ferita da taglio alla mano destra che si procurava con i cocci di vetro, venendo giudicato guaribile con otto giorni di prognosi e poi dimesso. Accompagnato in caserma, vista la gravità del fatto commesso su una struttura pubblica e su una porta a vetri del costo di alcune migliaia di euro e visti i precedenti penali dell’uomo, il 32enne veniva arrestato e trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Alessandria e, nella stessa mattina, l’arresto veniva convalidato e veniva rimesso immediatamente in libertà.
Spinetta Marengo.
I Carabinieri della Stazione di Spinetta Marengo hanno arrestato, su ordine di esecuzione di pena detentiva, e accompagnato in carcere Andrea Pasino, di 47 anni, pregiudicato. L’uomo deve scontare una pena residua a undici mesi e diciassette giorni di reclusione e 2500 euro di multa per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, fatto da lui commesso a Spinetta nel novembre del 2013. La sua condanna era stata emessa nel maggio del 2014 da parte del Tribunale di Alessandria, divenendo definitiva il mese successivo. Di conseguenza, l’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Alessandria ha ora emesso il provvedimento restrittivo nei suoi confronti. Per tale motivo, dopo essere stato prelevato dalla sua abitazione, per lui si aprivano le porte del carcere Cantiello e Gaeta per l’espiazione della pena residua.
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Castellazzo Bormida.
I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno arrestato, su ordine di esecuzione di pena detentiva, e posto in detenzione domiciliare M.G., di 43 anni, con precedenti di polizia. L’uomo deve ora scontare, in stato di detenzione domiciliare, una pena residua a due mesi e venti giorni di arresto per guida in stato di ebbrezza, fatto da lui commesso a Solero nell’aprile del 2011. La sua condanna era intervenuta nel marzo del 2013 da parte del Tribunale di Alessandria, divenendo definitiva il mese successivo. Di conseguenza, il Tribunale di Sorveglianza di Torino ha ora emesso il provvedimento restrittivo nei suoi confronti. Veniva quindi eseguita l’ordinanza relativa alla condanna, concedendo all’uomo la possibilità di scontarla nella propria abitazione e veniva, quindi, sottoposto alla misura della detenzione domiciliare.
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Solero.
I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino italiano di 25 anni, residente in provincia di Alessandria. Una pattuglia, alle 03.00 circa del 18 febbraio, nella via Casale in Frazione Astuti fermava un’auto, condotta dall’uomo e di proprietà di altra persona, perché viaggiava a forte velocità e non teneva una traiettoria regolare. Dopo averlo fermato e identificato, i militari avevano subito modo di ritenere che avesse bevuto oltre il consentito e, viste le sue condizioni fisiche e il forte odore di alcol proveniente dall’abitacolo, veniva sottoposto al test dell’etilometro che accertava un tasso alcolemico di circa 1,25 g/l, oltre il doppio del limite consentito dalla legge. Per lui la denuncia all’Autorità Giudiziaria e ritiro immediato della patente, mentre il mezzo veniva affidato a persona in grado di guidare. Sempre i Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per porto abusivo di arma da taglio un cittadino rumeno di 23 anni, senza fissa dimora. Una pattuglia alle 16.00 circa del 17 febbraio controllava, lungo la SP 10, un furgone con targa rumena condotto dal 23enne. L’uomo non sapeva giustificare la sua presenza nel posto e il suo atteggiamento sembrava sospetto per il nervosismo che mostrava durante il controllo. Veniva quindi perquisito il veicolo, trovando in un cassetto portaoggetti un coltello a serramanico della lunghezza di 25 centimetri di cui non sapeva giustificare il possesso. Il coltello veniva sequestrato e l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per il porto abusivo dell’arma da taglio.
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Alessandria.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per furto un cittadino rumeno di 46 anni, pluripregiudicato e domiciliato in città. Una pattuglia, intorno alle 12.00 del 17 febbraio, interveniva presso l’Esselunga di corso Borsalino perché il personale di vigilanza aveva fermato l’uomo con della merce rubata. Giunti sul posto, i militari accertavano che l’addetto alla vigilanza aveva visto entrare nel negozio il 46enne, già ben conosciuto dai sorveglianti perché autore di numerosi furti, e decideva di seguirlo. L’uomo veniva visto prelevare numerosi pezzi di formaggio e uno spazzolino elettrico, portandosi poi in una corsia isolata dove, con movimenti rapidissimi, infilava tutto sotto il suo giaccone. Lasciava quindi il cestino e si dirigeva verso il cancelletto dell’entrata e, approfittando del passaggio di una persona, usciva eludendo quindi le barriere antitaccheggio. A quel punto veniva fermato mentre tentava di lasciare l’esercizio commerciale senza pagare e veniva contattato il 112, con il successivo arrivo di una gazzella. I militari accertavano il furto e tutta la merce, del valore di circa 150 euro, veniva restituita al responsabile dell’esercizio commerciale. L’uomo venivano invece denunciato all’Autorità Giudiziaria per tentato furto.
Controlli alla movida nel novese, sospesa attività di un bar in Viale Saffi.
La notte tra il 18 e il 19 febbraio 2017 i Carabinieri di Novi Ligure, nell’ambito di un servizio coordinato sul territorio disposto dal Comando Compagnia sulla movida novese, finalizzato al controllo di bar e ristoranti e alla prevenzione repressione di reati predatori e inerenti lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti, con la collaborazione dei militari del NAS e del NIL di Alessandria e della Sezione Cinofili della Polizia Locale di Alessandria, hanno sanzionato amministrativamente per la mancata esposizione delle tabelle alcolemiche e per il mancato possesso dell’apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico, due locali e sospeso l’attività di un bar in Viale Saffi. La riapertura sarà condizionata dalla messa in regola di personale controllato all’interno a prestare attività lavorativa in mancanza di regolare contratto. Il locale è stato inoltre sanzionato per avere somministrato a due minori dell’età di 18 anni, bevande alcoliche.
I controlli a tappetto effettuati nei comuni di Novi Ligure, Arquata Scrivia, Capriata d’Orba e Serravalle Scrivia hanno inoltre di denunciare un ragazzo marocchino di anni 19 per detenzione ai fini di spaccio. Il ragazzo, presumibilmente al fine di eludere un controllo di polizia, aveva abbandonato dietro un’aiuola dei giardini di Viale Saffi una borsa di carta contenente dello stupefacente per un totale di circa 300 grammi, subito segnalata da un cittadino e sottoposta a sequestro penale. Le ricerche effettuate nell’immediatezza dai militari, che avevano notato al loro arrivo un soggetto allontanarsi velocemente dalla piazza, facendo perdere le proprie tracce, hanno consentito di identificarlo, rintracciarlo e quindi di deferirlo alla Procura di Alessandria per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e per violazione della legge sugli stranieri, essendo lo stesso già stato colpito da provvedimento di espulsione della Questura di Alessandria, cui non aveva ottemperato.
Nel corso dei controlli tre utenti della strada sono stati denunciati dai militari dell’Arma per avere fornito delle generalità false.
La stazione di Arquata ha denunciato per il reato di false dichiarazioni sull’identità a Pubblico Ufficiale un soggetto nigeriano di 42 anni. L’uomo, probabilmente ha tentato di eludere il controllo poiché irregolare sul territorio nazionale, ma condotto in caserma perché sprovvisto di documenti, è stato compiutamente identificato dai militari e denunciato all’Autorità Giudiziaria per violazione della legge sugli stranieri.
Stesso tentativo di eludere il controllo dei militari dell’Arma a Capriata d’Orba è stato effettuato da un 44/enne pregiudicato proveniente dall’ovadese, sprovvisto di patente di guida, sospesa a tempo indeterminato. L’uomo, pertanto verrà denunciato per aver fornito al momento del controllo delle generalità false, oltre che per essersi messo alla guida del veicolo con patente sospesa.
Infine i militari della Stazione di Serravalle Scrivia hanno denunciato per uso di atto falso un 46/enne pregiudicato albanese , il quale, sprovvisto di patente italiana, aveva esibito una patente di guida albanese, poi risultata completamente falsa.
Il controllo ha interessato inoltre 70 soggetti e 25 automezzi.
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