Agli arresti domiciliari va al bar a bere
I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno arrestato su ordine di carcerazione Angelo Mario Stefano Pertica, di 38 anni, pregiudicato. L’uomo, già sottoposto alla misura della detenzione domiciliare della durata di oltre un anno e un mese a seguito di condanna divenuta ormai definitiva, aveva anche la prescrizione di uscire da casa dallo 07.00 alle 14.00 solamente per recarsi a lavorare ad Alessandria, ma alle ore 12.00 del 26 marzo veniva sorpreso nei pressi di un bar-ristorante di Borgoratto dove aveva consumato delle bevande alcooliche, assentandosi ingiustificatamente dal lavoro. Veniva così arrestato per la violazione commessa e condannato a 8 mesi di reclusione, con la nuova sottoposizione agli arresti domiciliari. A seguito della notizia di reato, il Magistrato di Sorveglianza di Alessandria, verificata la condotta contraria alle prescrizioni imposte, ha disposto la sospensione della detenzione domiciliare e il suo immediato accompagnamento al carcere Cantiello e Gaeta che veniva eseguito il 31 marzo dai militari della Stazione di Castellazzo Bormida.
Furto di energia elettrica
I Carabinieri della Stazione di Spinetta Marengo hanno denunciato per furto di energia elettrica un cittadino kosovaro di 34 anni, residente ad Alessandria. A seguito di morosità, l’Enel nel 2013 provvedeva a interrompere l’erogazione di energia elettrica all’abitazione dell’uomo, ma veniva successivamente accertato che vi era stata una manomissione interna del contatore con un nuovo funzionamento dello stesso. Gli operatori dell’Enel infatti avevano verificato che dal novembre 2013 all’aprile 2014 c’era stato un prelievo irregolare di energia per circa 2000 kwh attraverso la riattivazione abusiva del contatore. In considerazione che l’uomo è il proprietario dell’appartamento ed era l’intestatario dell’utenza, veniva accertato che aveva riattivato lui il contatore mediante manomissione dell’impianto, cosa che gli comportava la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria per furto.
Tentato furto in un bar di Felizzano
I Carabinieri della Stazione di Solero hanno sventato un furto all’interno di un bar di Felizzano, intervenendo tempestivamente a seguito di segnalazione di furto nel locale. La notte del 31 marzo, alle 03.00 circa, al numero di pronto intervento 112 veniva segnalato da parte del proprietario del locale pubblico un furto in atto presso un bar di Felizzano in quanto il sistema di allarme del locale si era azionato ed era giunto l’allarme sul suo cellulare. La pattuglia di Solero arrivava in pochi istanti vista la vicinanza al luogo del tentato furto, verificando che i ladri, probabilmente sentendoli arrivare vista l’ora tarda, si era dati alla fuga dopo avere forzato la finestra del bagno del locale e dopo avere cercato di danneggiare il sistema di allarme, scappando senza portare a termine il furto. Purtroppo le ricerche dei malviventi non davano esito ma sicuramente era stato sventato il furto visto che i ladri erano già entrati nel locale, non riuscendo però ad impossessarsi di niente per l’arrivo rapido dei militari.
Amministratrice condominiale a San Giuliano rubava le quote dei condomini
I Carabinieri di San Giuliano Vecchio hanno denunciato per appropriazione indebita una cittadina italiana di 38 anni. Presso la caserma di San Giuliano si recavano due persone che presentavano querela nei confronti della donna, la quale si era appropriata indebitamente di una grossa di denaro mentre rivestiva la carica di amministratrice condominiale del palazzo dove abitano anche i due denuncianti. Questi riferivano che nel loro condominio, da diversi anni, la donna svolgeva l’incarico di amministratrice e, interpallata da loro sul tale attività, rispondeva che tutto si svolgeva per il meglio nonostante la donna non fornisse ai condomini gli estratti conti degli effettivi pagamenti effettuati. I sospetti tra i condomini crescevano e, addirittura, veniva nominata un’amministratrice provvisoria in modo che quest’ultima potesse visionare e controllare l’intera documentazione. Inoltre, si recava in banca per visionare il conto corrente e verificava che la precedente amministratrice, nonostante avesse ricevuto regolarmente i soldi dai condomini per pagare le varie forniture e i tributi, non aveva provveduto. A quel punto i condomini decidevano di delegare a due professionisti di uno studio l’intera gestione del condominio i quali hanno stimati un debito condominiale, comprensivo di tutto, sui 10000 euro. Da parte dei denuncianti veniva anche versata tutta la documentazione acquisita che dimostrava la gestione “leggera” della amministratrice che veniva così denunciata all’Autorità giudiziaria per appropriazione indebita.