Nella serata del 22 novembre u.s., il personale della Squadra Volante della Questura di Alessandria traeva in arresto MOUCHTAQ Amine, di nazionalità marocchina, nato il 07.03.1989, pluripregiudicato, sottoposto al regime cautelare degli arresti domiciliari in Alessandria, resosi responsabile del reato di evasione.
Alle ore 20.00 circa, il personale citato veniva inviato da questa Sala Operativa in Via Scazzola, per la segnalazione di una lite tra cittadini marocchini, nel corso della quale uno di questi veniva attinto da fendenti.
Giunti sul posto, la richiedente l’intervento riferiva agli operatori che nella serata, si erano presentati presso il suo domicilio, due cittadini stranieri alla ricerca di MOUCHTAQ Amine, suo convivente, allo stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari, in quel momento non presente in casa. Poco dopo, il MOUCHTAQ faceva rientro presso l’abitazione e mentre cercava di aprire la porta di ingresso veniva aggredito e colpito all’altezza del volto e del collo con un grosso coltello.
Immediatamente dopo l’evento i soggetti si davano alla fuga.
La vittima, a seguito di quanto avvenuto, non contattava le Forze dell’Ordine né chiedeva l’intervento di personale medico per farsi soccorrere ma si allontanava anch’egli velocemente.
Successivamente veniva accertato dal personale operante che la vittima si era rifugiata presso l’appartamento di una sua conoscente. Giunti sul posto gli operatori trovavano il Mouchtaq ed identificavano due soggetti ivi presenti, una donna ed un uomo, cittadino marocchino di 26 anni , senza fissa dimora e privo di documenti. A carico di quest’ultimo emergevano vari precedenti di polizia e un Ordine del Questore con contestuale Decreto di Espulsione, emesso dal Questore di Prato in data 21.05.2019, ancora in atto. Per tale ragione l’uomo veniva indagato in stato di libertà poiché inottemperante al citato provvedimento.
Il Mouchtaq, invece, veniva tratto in arresto e dopo i dovuti accertamenti sul suo stato di salute veniva condotto su disposizione del P.M. di turno, presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del rito direttissimo a seguito del quale veniva emessa dalla competente Autorità Giudiziaria la misura della custodia cautelare in carcere.
Le ricerche degli aggressori sono tuttora in corso.