Tortona.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria hanno tratto in arresto un pregiudicato 60enne per detenzione di arma clandestina, ricettazione e detenzione illegale di pistola.
Nell’ambito di servizi di controllo di circoli privati e nightclub, effettuati congiuntamente dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria e della Compagnia di Tortona, con il supporto del Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Volpiano e del N.A.S. dei Carabinieri di Alessandria, è stata tratta in arresto una persona e sono state elevate sanzioni per circa 10mila euro.
Nella tarda serata del 27 luglio, nel tortonese, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Alessandria, nel corso di una perquisizione di iniziativa eseguita unitamente ai militari della Compagnia di Tortona, con il supporto del Nucleo Cinofili dei Carabinieri di Volpiano, presso un locale notturno, hanno arrestato un pregiudicato 60enne poiché trovato nella disponibilità di due pistole illegalmente detenute, di cui una clandestina[1].
Le meticolose attività di perquisizione davano sin da subito esito positivo. Il cane pastore tedesco Kony (anti-esplosivo) attenzionava il locale cucina limitrofo al banco per la somministrazione delle bevande, consentendo così agli operatori di concentrare le ricerche in quell’area e di rinvenire una scatola di cartone contenente cialde di caffè, collocata su una mensola, all’interno della quale era nascosta una pistola calibro 7.65 con un colpo in canna, completa di caricatore munito di altri quattro proiettili, provento di un furto in abitazione perpetrato l’11 agosto 2019 a Borgonovo Val Tidone (PC). Il 60enne, titolare del locale, asseriva di avere acquistato l’arma presso un campo nomadi dell’hinterland milanese per proteggersi da eventuali asserite ritorsioni nei suoi confronti. L’uomo infatti, nel febbraio 2020, era già stato arrestato dai Carabinieri per tentato omicidio, porto e detenzione illegale di arma, a seguito del ferimento a colpi d’arma da fuoco di un 37enne albanese al culmine di una lite avvenuta all’interno del medesimo locale[2].
Le attività di perquisizione proseguivano al piano superiore dove il pastore tedesco Kony, nell’ispezionare una stanza adibita a magazzino ritenuta essere nell’esclusiva disponibilità del titolare del locale, a un certo punto si “sedeva” così segnalando la possibile presenza di armi. I Carabinieri approfondivano quindi le ricerche nelle immediate vicinanze dell’area in cui il cane si era attestato, così rinvenendo, occultata in una cassettiera contenente addobbi natalizi, una seconda pistola calibro 7.65 con matricola abrasa dotata di caricatore con nove colpi, arma di cui l’uomo non si assumeva la paternità asserendo di non essere in grado di riferire come potesse trovarsi lì.
Sul posto operavano anche i Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione di Alessandria che nel corso delle loro attività rilevavano l’omessa tenuta del manuale di autocontrollo H.A.C.C.P., poi elevando la prevista sanzione amministrativa.
L’arrestato, che dovrà rispondere a vario titolo della detenzione delle due armi, al termine delle formalità di rito è stato condotto presso la Casa Circondariale di Alessandria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il GIP del Tribunale di Alessandria, nella mattinata del 30 luglio, convalidava l’arresto ed applicava nei confronti dell’indagato la misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’operazione riveste particolare importanza in quanto ha consentito di rinvenire e quindi togliere dalla circolazione due armi illegalmente detenute e potenzialmente utilizzabili per la commissione di ulteriori più gravi reati.
[1] In violazione degli artt. 4 e 7 della legge n. 895/1967 (porto di arma in luogo pubblico senza la necessaria autorizzazione), art. 648 C.P. (ricettazione di arma), art. 23 comma 3 legge n. 110/1975 (detenzione di arma con matricola abrasa).
[2] L’autore del reato, nel frattempo dileguatosi, veniva identificato grazie alle testimonianze di alcuni avventori. I Carabinieri avviavano una capillare “caccia all’uomo”, facendo convergere nell’area diverse pattuglie, mentre il ferito veniva trasportato e ricoverato presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Tortona dove i sanitari evidenziavano l’idoneità dei colpi sparati a causare lesioni letali, sebbene le condizioni dell’uomo non destassero particolari preoccupazioni. Le ricerche si concludevano verso le sette di mattina, quando il titolare le locale veniva rintracciato a Tortona, ormai privo dell’arma di cui si era sbarazzato subito dopo avere sparato lanciandola tra i rovi della massicciata della ferrovia poco distante dal luogo dell’evento. L’arma veniva poi rinvenuta dai Carabinieri e, anche nella circostanza, si trattava di una pistola cal. 7.65 illegalmente detenuta.