Passano quarant’anni e, nel 1803, l’immobile è requisito da Napoleone, al quale tanti danni gli Alessandrini rinfacciano (il più clamoroso, la distruzione dell’antico duomo) per diventare caserma; successivamente cade nelle mani degli austriaci (siamo nel 1814) che ne fanno un ospedale per i soldati. La destinazione militare sarà conservata fino al 1946, in funzione di Distretto e di centro di addestramento reclute. Dal secondo dopoguerra e fino a tutti gli anni Sessanta, l’ex collegio è adibito a edilizia popolare, dove trovano rifugio poveri, senzatetto, famiglie di immigrati, abusivi.
Il declino che sembrava inarrestabile si interrompe finalmente nel 1999, quando l’edificio è restaurato e risanato dall’arch. Giancarlo De Carlo – uno dei massimi esponenti della sua professione del secondo Novecento – per conto del Comune di Alessandria che lo ha nel frattempo acquistato, con l’intento di destinarlo a usi residenziali e per ospitare le sedi di alcune associazioni. Ed è così che arriviamo al 2011, momento in cui entra in gioco lab121. Nato l’anno precedente dalla volontà di cinque giovani soci alla ricerca di risposte innovative alla crisi del mondo lavorativo, il centro di coworking trova la propria sede in alcuni locali del complesso di via Verona, opportunamente rinnovati e arredati per accogliere i lavoratori della conoscenza, oltre alle numerose attività e ai tantissimi eventi organizzati con e per gli oltre 600 soci. Quando, nel settembre 2012, lab121 organizza Espresso Coworking, la prima conferenza nazionale sulle nuove tendenze del coworking e del lavoro, uno dei relatori è l’architetto Gianfranco Bombaci, coordinatore del corso di Interior Design presso l’Istituto Europeo di Design (IED) di Roma. Bombaci è entusiasta dell’idea di lab121 di ridisegnare gli spazi del cortile dell’ex Collegio in modo da renderli fruibili per i residenti del condominio e della zona, oltre che ovviamente per le attività del coworking.
La proposta di lab121 per il cortile di via Verona poggia su solide basi e competenze. Già alcuni anni prima, infatti, il giovane studente universitario Luca Zanon, diventato poi socio del coworking, si era laureato in architettura discutendo una tesi sull’argomento, con il titolo: L’ex Collegio dei Gesuiti in Alessandria: conoscenza, restauro e rifunzionalizzazione di un “progetto incompiuto”, in cui si evidenziava la necessità di provvedere anche alla risistemazione del cortile. Conclusosi Espresso Coworking, gli studenti di Bombaci si mettono immediatamente all’opera, realizzando nei mesi seguenti una serie di progetti. Inviati a lab121, sono visionati dallo stesso Luca Zanon e dalla collega arch. Irene Cerruti e successivamente, siamo ormai nella primavera del 2013, esposti al pubblico durante la festa di Borgo Rovereto alla presenza dell’Assessore comunale all’Urbanistica Marcello Ferralasco e dell’Assessore Ilda Curti della città di Torino. L’esposizione delle sette soluzioni progettuali si trasforma in brve nella simulazione di un Urban Center: i cittadini votano e decretano vincitore il progetto che a suo tempo era stato denominato “River Garden”.
Tra il 2014 e il 2015 il progetto è rielaborato da Luca Zanon e Irene Cerruti e sottoposto al consueto iter di approvazione comprese le opportune verifiche della Soprintendenza dei Beni Architettonici e Paesaggistici del Piemonte che, all’inizio del 2016, lo approva definitivamente. River Garden è un progetto complesso, che non si limita all’aspetto urbanistico. Presenta anche un importante risvolto sociale: oltre a regalare alla cittadinanza – una volta che sarà inaugurato – un luogo di relax e aggregazione, fin dagli inizi il progetto vede il coinvolgimento degli inquilini degli alloggi che si affacciano sul cortile. Lab121, in collaborazione con diverse associazioni artistiche e culturali, organizza una serie di attività ludiche per adulti e bambini residenti: dai massaggi shatzu per le signore alle gare di pallone per i ragazzini. River Garden è stato finanziato con la partecipazione al Bando Giovani della Provincia di Alessandria con il contributo della Regione Piemonte, con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e con una campagna di crowdfunding che ha coinvolto la cittadinanza.
Domenica 21 maggio l’inaugurazione avverrà alle 17,30, con un’introduzione che racconterà le varie tappe della ristrutturazione. A seguire, aperitivo preparato dalla Ristorazione Sociale e concerto della cover band alessandrina I Cervicals.