Aveva il divieto di rientrare nel territorio italiano sino al 30 maggio 2028, il cittadino bosniaco 45enne, destinatario di un ordine di espulsione eseguito in data 31 maggio 2018 dalla frontiera di Roma Fiumicino, per numerosi reati commessi in Italia, soprattutto contro il patrimonio.
Procuratosi un nuovo passaporto emesso ad agosto 2018, riportante generalità diverse, l’uomo era comunque riuscito a rientrare in Italia eludendo i controlli, almeno sino alla mattina del 17 luglio u.s. quando, veniva sottoposto ad accertamenti dalla Polfer della Sezione di Alessandria. Nella circostanza gli agenti, al termine dei rilievi di rito, verificavano la presenza a carico dello straniero del decreto d’espulsione, ancora in atto, seppure con un nominativo diverso da quello riportato sul passaporto mostrato agli agenti Polfer.
Il bosniaco colto nella flagranza dei delitti di possesso di documenti d’identità falsi, attestazioni fraudolente al fine di impedire l’identificazione e di essere rientrato in Italia contravvenendo al suddetto ordine d’espulsione è stato pertanto arrestato ed associato alla casa circondariale “Cantiello e Gaeta” in Alessandria.