È bello ricordarlo così, il circolo Saves, come nella foto, scattata con meteo favorevole e cose che più o meno funzionavano.
Ora è chiuso, carico di debiti, e non si sa se e quando potrà riaprire. Le offerte erano reali e più d’una, ma non sono state ritenute congrue dalla Fondazione SLALA, proprietaria della struttura, presieduta dall’avvocato Cesare Rossini. Proprio lui, che negli ultimi mesi ha contribuito al passaggio di proprietà dell’Alessandria Calcio.
Ci sono spiragli aperti per la primavera: potrebbe riaprire la scuola tennis (trasferita al DLF nel periodo invernale, per non interrompere l’attività), si cercano gestori per la piscina e la ristorazione. Ma tutto è in forse. E dire che le offerte ci sono state. Interessanti, di persone con grande solidità finanziaria che avrebbero rivitalizzato il circolo, assorbendo, cosa non da poco, i debiti esistenti. Non sono noti ufficialmente i numeri, ma sarebbe stata una grande occasione di rilancio.
Segnali di una città in declino
La Saves è solo l’ultimo, purtroppo. È chiusa anche la Canottieri Tanaro, almeno fino a fine febbraio. Troppo costosa la gestione invernale, troppo esiguo il ritorno. Ma lì c’è la discoteca estiva che aiuta. E poi la mente corre alla Piscina Comunale, ferma e abbandonata da anni, così come la sua gemella Piscina Coperta, anch’essa in disuso da un po’, per non parlare del Teatro Comunale, bloccato da più di un decennio per l’amianto all’interno e in fase (lenta) di recupero con soldi pubblici, per fortuna già stanziati. Pronto (forse) fra 3 anni.
Pubblico e privato, quindi. Non è questione di colore politico, dunque, ma di soldi e di gestione. I debiti sono ovunque, i problemi pure. Fondamentalmente, per ciò che riguarda i circoli, non funziona più quel modello di club sportivo o dopolavoristico. Del tutto insostenibile.
Bello, divertente, accogliente, coinvolgente. Ma non funziona più. E la città scivola verso il basso, con la popolazione che invecchia.
Resta il calcio, con i grigi. Per il momento lottano per rimanere in categoria. Sarà una corsa dura, lunga fino a maggio. Ma se la salvezza non dovesse arrivare e si spalancassero le porte della serie D, sarebbe l’ultimo segnale. La ciliegina sulla torta.
Alessandria avrà la capacità di rialzarsi?