Lunedì 2 aprile si celebrerà la Giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo, istituita nel 2007 dall’ONU per accrescere la sensibilità collettiva. L’evento sarà celebrato in tutto il mondo con appuntamenti di informazione, formazione, solidarietà e sostegno.
Il colore blu è stato scelto per identificare, ogni anno, monumenti o spazi cittadini come segno di consapevolezza nei confronti della sindrome. Anche la Città di Alessandria parteciperà alla campagna di sensibilizzazione illuminando di blu l’ex chiesa di San Francesco in via Faà di Bruno.
“Vogliamo testimoniare il nostro sostegno e la nostra vicinanza in una giornata così importante ed abbiamo scelto di illuminare un luogo simbolico come l’ex chiesa di San Francesco– ha commentato l’assessore alle Servizi alla Persona e Politiche Sociali, Abitative e per la famiglia, Piervittorio Ciccaglioni –. E’ importante che l’attenzione delle istituzioni rimanga alta sul tema perché i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità dimostrano che questa patologia sia cresciuta di 10 volte, negli ultimi 40 anni, colpendo, nel mondo, un bambino su 160. Non possiamo abbassare la guardia, ma è necessario mettere in campo tutte le azioni di sostegno e sensibilizzazione possibili per essere vicini alle famiglie che devono fare i conti con questa patologia. Per questa ragione la giornata del 2 aprile sarà preceduta da una serie di eventi per accendere i riflettori e far parlare di autismo”.
Si comincerà, infatti, sabato 24 e domenica 25 Marzo con la terza edizione della ‘Ab-bracciata’ collettiva, una maratona di nuoto di 30 ore consecutive organizzata dalla Cooperativa Sociale ONLUS TMA Group e che coinvolgerà 10 città italiane: Napoli, Roma, Milano, Firenze, Foggia, Siracusa, Treviso, Alessandria, Brindisi e Reggio Calabria.
La maratona si svolgerà a partire dalle 7,30 di sabato 24 marzo e continuerà, per tutto il giorno e la notte, fino alle 13:30 di domenica 25 marzo. Ad Alessandria si svolgerà presso la piscina della palestra ‘Pianeta Sport’ in via Vittorio Moccagatta. Tutti partecipanti potranno supportare l’iniziativa nuotando, stando a bordo vasca o con un contributo spontaneo a favore dei ragazzi che durante l’anno effettuano questo percorso terapeutico.
“I metri nuotati da ciascun partecipante simboleggiano il tentativo di avvicinarsi alle problematiche connesse alle famiglie dei bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico. Un modo per condividere con loro una piccola parte del percorso della loro vita, un modo per “ab-bracciare” le loro cause finalizzate al riconoscimento dei diritti dei loro bambini speciali, spesso negati. Un segno di vicinanza e di condivisione attraverso lo sport che riesce ad abbattere le barriere e a rendere tutti uguali. In particolare il nuoto e l’attività in acqua, attraverso la TMA metodo Caputo Ippolito, offre grandi opportunità di integrazione e di rieducazione” – hanno spiegato gli organizzatori -. “Per le famiglie di ragazzi con autismo è molto spesso difficile trovare attività in cui i loro figli possano cimentarsi e riuscire. La terapia multisistemica in acqua (TMA metodo Caputo Ippolito) offre loro questa opportunità, lavorando sugli aspetti compromessi in un ambiente ludico, come quello
della piscina, con l’impiego di tecniche cognitivo comportamentali, con piani di intervento individualizzati e perseguendo come fine ultimo quello di insegnare a questi ragazzi speciali a nuotare”.
L’evento “Ab-bracciata collettiva” consentirà una raccolta di fondi finalizzati a coprire i costi delle attività natatorie svolti dai ragazzi affetti da questa patologia. La somma raccolta, al netto dei costi dell’organizzazione dell’evento, sarà devoluta interamente alle famiglie che hanno meno opportunità economiche, per offrire la possibilità di effettuare questa terapia tutto l’anno.
A seguire, a cura dell’associazione ‘Il Sole Dentro’ e in collaborazione con la Fondazione Social e con la cooperativa sociale AMICA verrà realizzato il progetto dal titolo ‘Dall’orto alla cucina’.
Il progetto si propone come un ponte tra il laboratorio educativo funzionale per l’acquisizione di abilità specifiche mirate al raggiungimento di una maggiore autonomia personale delle persone coinvolte ed il percorso di inclusione sociale delle persone coinvolte.
“Il tempo libero e la possibilità di fruire di spazi ‘normali’ al di fuori dell’ambiente famigliare e dei servizi sono alcuni degli aspetti più faticosi per le persone affette da questa patologia – hanno spiegato i referenti dell’associazione ‘Il Sole Dentro’- . In particolare per le persone con autismo raggiungere l’autonomia è una condizione spesso preclusa. La presenza di difficoltà comunicative, cognitive e motorie unita alla impossibilità di esprimere delle scelte ed effettuare attività in autonomia può spingere chi si occupa di loro a sostituirsi., a svolgere i compiti al posto delle persone in difficoltà che invece dovrebbero apprendere il ‘fare da soli’. Questo progetto tende proprio a stimolare l’autonomia operativa”.
Il progetto prevede la presenza di un gruppo fisso di otto persone di età compresa fra i 18 ed i 30 anni che saranno formati dai referenti dell’associazione ‘Il Sole Dentro’. E,’ inoltre, prevista la possibilità di aprire i laboratori ad un piccolo gruppo di bambini (massimo 5 o 6), con un’età compresa fra i 6 e gli 11 anni, non accompagnati dai genitori. I laboratori rappresenteranno uno spazio di crescita personale e di gruppo.
Il progetto sarà complessivamente presentato il 10 aprile, alle ore 18.30 presso l’Oratorio Parresia a San michele. I laboratori prenderanno il via con una festa inaugurale il 5 maggio, alle ore 16, e si terranno presso l’oratorio Parresia a San Michele.
Nicolò Grattarola